UNSIC – Unione Nazionale Sindacale Imprenditori e Coltivatori
Il virus responsabile della pandemia Covid-19 sarebbe sfuggito dall’istituto di virologia di Wuhan, in Cina. L’ipotesi formulata sin dall’inizio dell’epidemia, sarebbe stata confermata da un rapporto dell’intelligence americana.
A rivelarlo il Wall Street Journal, che il 26 febbraio ha pubblicato delle indiscrezioni per cui il Dipartimento americano dell’Energia concorda con l’Fbi sull’ipotesi che “molto probabilmente il virus è fuggito da un laboratorio cinese”. Più caute altre agenzie di intelligence non specificate, ma tra le quali dovrebbero esserci la Cia e l’Nsa, che non escludono un “origine naturale del virus da specie animali”.
È quanto emerge dal rapporto consegnato alla Casa Bianca e a membri chiave del Congresso, fa sapere la testata americana. Il documento datato all’inizio del 2023 costituisce un aggiornamento di un rapporto presentato nel 2021.
Tra le varie agenzie l’Fbi sembra non avere dubbi sulla responsabilità della Cina. La sua analisi è basata sulla consulenza del National Bioforensic Analysis Center, struttura specializzata nella difesa da minacce biologiche nonché centro del programma americano di armi batteriologiche dal 1943 al 1969.
Nonostante i pareri sulla natura del virus siano contrastanti, le agenzie di intelligence concordano nell’affermare che non è frutto di programmi cinesi di armi biologiche.
La notizia arriva in un momento in cui i rapporti tra Washington e Pechino sono già molto tesi. A partire dal sostegno cinese alla Russia nella guerra con l’Ucraina, al pallone spia intercettato nei cieli statunitensi e poi abbattuto dagli Usa, fino ad arrivare alle tensioni in Taiwan.
Interrogato in merito alle indiscrezioni, il consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca, Jake Sullivan, ha dichiarato che “non c’è una risposta definitiva” sull’origine del Covid. Il funzionario ha sottolineato che “il presidente Biden ha ripetutamente ordinato a ogni agenzia di intelligence americana di mettere il massimo impegno e le massime risorse per arrivare al fondo della questione. Se avremo nuove informazioni, le condivideremo con il Congresso e con il popolo americano”.
