
Una celebrazione della pasta in tutte le sue forme. Che sia bianca, al pomodoro o pesto, è il piatto italiano per eccellenza che mette d’accordo tutti, grandi e piccini. Per valorizzare e far conoscere questo tipico prodotto made in Italy come “cibo per il mondo” la Fondazione Vincenzo Agnesi si occupa delle paste alimentari incentivandone la ricerca in ordine agli aspetti alimentare – dietetico, qualitativo – nutrizionale e qualitativo- produttivo, anche attraverso l’istituzione di borse di studio e l’erogazione di premi.
Con lo scopo di mantenere e sviluppare l’aspetto storico-istituzionale, nel 1991 viene costituito il museo della pasta ubicato nel cinquecentesco palazzo di Piazza Scanderbeg, presso la Fontana di Trevi, il Museo Nazionale delle Paste Alimentari, unico al mondo, è anche un museo “anticipatore”, ossia il primo dedicato ad un prodotto specifico alimentare.
Nel 1992 i promotori del museo, hanno ideato ed organizzato, allo scopo di stimolare la creatività, le ricette e la migliore informazione sulle paste alimentari, un concorso annuale distinto in quattro sezioni: Pubblica Istruzione, Università, Giornalismo e Mercato.
Quest’anno il Premio del Museo è arrivato alla XXIII Edizione e la cerimonia di premiazione si è svolta giovedì 19 maggio presso il Nobile Collegio Chimico Farmaceutico a Roma.
Il convegno è stato presentato da Massimo Postiglione, il quale, dopo aver illustrato il programma della giornata, ha lasciato la parola ai commissari straordinari della Fondazione.
Durante il discorso di apertura del prefetto Luigi Varratta e del professore Alberto Falini è stata raccontata la storia della Fondazione Vincenzo Agnesi e descritto il Premio del Museo, che quest’anno ha registrato 408 contributi per 96 autori (di cui 17 istituti) per un totale di 370 persone.
Successivamente, si sono registrati gli interventi dei membri della giuria. Il primo intervento, dello scrittore Enzo Ferrari, che ha presentato per la prima volta il suo libro “Agnesi, un’antica famiglia ligure”. È toccato poi a Giuseppe Imperatore, alias “Peppefoodie”, famoso blogger nel mondo del food che ha raccontato le origini della pasta a Torre Annunziata. L’ultimo intervento è stato del sindaco di Pontedassio, Ilvo Calzia, il quale, con entusiasmo, ha presentato il nuovo Museo delle Paste Alimentari che aprirà le porte a Pontedassio (IM), collocazione della prima sede museale.

Cuore pulsante della cerimonia di premiazione è stata la proclamazione dei vincitori.
Per la sezione “Istruzione ed Educazione” sono stati attribuiti sei premi speciali e premi per i tre primi classificati.
Il terzo premio è stato aggiudicato al videoclip di Michele Di Chiaro, Vincenzo Falco, Alessandro Paganelli, Aldo D’Onofrio e Gabriele Corcelli dell’Istituto “Tattoli – De Gasperi” di Corato (BA). Il secondo premio è stato aggiudicato all’opera di Nicola Angelini e Gioele Savioli dell’Istituto “Greggiati” di Ostiglia (MN). Il primo premio è andato al videoclip realizzato dalla classe 3B/TV dell’istituto “E. Mattei” di Caserta.
Per la sezione “Università” sono stati proclamati due vincitori: il secondo premio è stato aggiudicato alla tesi di dottorato di Demir Atakan di Istambul; mentre il primo premio è stato aggiudicato alla tesi di dottorato di Alessio Cappelli.
Per la sezione “Giornalismo” sono stati proclamati tre vincitori e un premio speciale. Il terzo premio è stato aggiudicato al contributo di Federico Turrisi dal titolo “Piacere di conoscerti: come la blockchain può fare la differenza per una filiera della pasta sicura e trasparente”. Il secondo premio è stato aggiudicato al contributo di Giampiero Castellotti dal titolo “La pasta e il risveglio dei sensi”. Il primo premio è stato aggiudicato al contributo di Valerio Bigano dal titolo “Pasta. Il primo d’Italia”.
Per la sezione “Videoclip” sono stati proclamati tre vincitori e un premio speciale. Il terzo premio è stato aggiudicato al videoclip di Donatella Rita Anna Rossi dal titolo “Di che pasta sei fatto?”. Il secondo premio è stato aggiudicato al videoclip di Martina Amici dal titolo “Pasta, tra mito e tradizione”. Il primo premio è stato aggiudicato al videoclip di Edoardo Matteoni dal titolo “P’ASTA”.
Per l’ultima sezione in gara “Fotografia” sono stati proclamati tre vincitori e un premio speciale. Il terzo premio è stato aggiudicato alla fotografia di Martina Olivieri dal titolo “La pasta della vita”. Il secondo premio è stato aggiudicato alla fotografia di Paolo Matteoni dal titolo “senza titolo #02”. Il primo premio è stato aggiudicato alla fotografia di Luigi Tondo dal titolo “Mani impastano”.
Le opere premiate sono visibili sul sito web della Fondazione nella sezione dedicata alla XXIII Edizione del Premio del Museo e saranno pubblicate sul prossimo numero della rivista Speciale Premio del Museo.