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Rapporto AEA: Italia maglia nera per acque sporche

MareOltre il 96% dei siti di balneazione europei soddisfa i requisiti di qualità minimi stabiliti dalla normativa comunitaria, con un lieve aumento rispetto al 96,1% registrato nel 2015. Oltre l’85% dei siti di balneazione monitorati in tutta Europa nel 2016 soddisfa i requisiti più rigorosi per fregiarsi della qualifica di ‘eccellente’, rispetto all’84.4% del 2015, il che equivale a dire che sono per lo più esenti da inquinanti pericolosi per la salute umana e l’ambiente. Il più alto numero di siti di balneazione con una qualità delle acque ‘scarsa’ e’ stato registrato in Italia (100 siti, pari all’1,8%), Francia (82 siti, pari al 2,4%) e Spagna (39 siti, pari all’1,8%). Questo è quanto riporta la relazione dell’Agenzia europea dell’ambiente (Aea), che conferma come “da quarant’anni le spiagge e i siti di balneazione in tutta Europa seguono una tendenza positiva con acque sempre più pulite.

Karmenu Vella, Commissario per l’ambiente, gli affari marittimi e la pesca, ha dichiarato: “L’eccellente qualità delle acque di balneazione europee non è casuale: è il risultato di un duro lavoro di professionisti competenti e impegnati, che mostra l’importanza di promuovere le politiche dell’UE che creano un’occupazione verde. Quest’anno la nostra Settimana verde europea (29 maggio – 2 giugno) sarà dedicata a questo investimento. Tecnici dell’acqua, addetti alla protezione contro le inondazioni, chimici dell’ambiente, gestori delle acque reflue: tutti svolgono un ruolo essenziale nel mantenere alta la qualità delle acque di balneazione.”

Hans Bruyninckx, Direttore esecutivo dell’AEA, ha dichiarato: “Fa piacere vedere che sempre più siti di balneazione in tutta Europa soddisfano i requisiti di qualità più rigorosi. Questo permette ai cittadini europei di scegliere consapevolmente i siti di balneazione che intendono visitare quest’estate e dimostra anche l’efficacia delle nostre politiche ambientali nonché i vantaggi pratici della protezione della salute umana e della vita quotidiana quando si effettuano eccellenti raccolte e analisi di dati.”

La relazione riguarda i siti di balneazione in tutta l’UE, in Albania e in Svizzera. Le acque di balneazione europee sono molto più pulite rispetto a 40 anni fa, quando ingenti quantitativi di rifiuti urbani e industriali non trattati o parzialmente trattati venivano scaricati in acqua. Oltre alla relazione, l’AEA ha pubblicato anche una mappa interattiva aggiornata con le valutazioni di tutti i siti di balneazione. Sui siti web dell’AEA e della Commissione europea dedicati alle acque di balneazione sono disponibili le relazioni per paese aggiornate e informazioni sulla direttiva sulle acque di balneazione.

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