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Toscana, calamità naturali: contributi per ripristino terreni agricoli

calamità naturali

La Regione Toscana, con decreto dirigenziale 3649 del 5 marzo 2020, ha approvato il bando 
“Sostegno a investimenti per il ripristino dei terreni agricoli e del potenziale produttivo,  danneggiati da calamità naturali e avversità atmosferiche ed eventi catastrofici” (comprese fitopatie ed infestazioni parassitarie) per sostenere gli investimenti a copertura  degli investimenti per il ripristino dei terreni agricoli e del potenziale produttivo agricolo e zootecnico distrutti o danneggiati dai seguenti eventi per i quali il Ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali (Mipaaf) ha riconosciuto formalmente il carattere di avversità atmosferica assimilabile a calamità naturale, anche conseguente a evento catastrofico, con decreto ministeriale 627 del 22 gennaio 2020:

  • grandinate, vento forte e piogge alluvionali che si sono verificate nei giorni 27 e 28 luglio 2019 in alcuni comuni delle province di Arezzo e Firenze:
    Arezzo, Anghiari, Monterchi, Sansepolcro, Monte San Savino, Civitella in Val di Chiana, Marciano della Chiana, Lucignano, Castiglion Fiorentino, Foiano della Chiana, Castelfiorentino, Certaldo e Gambassi Terme.

A causa degli effetti dell’emerenza coronavirus il bando è in attesa di pubblicazione sul Burt.
Il bando è confinanziato dal Programma di sviluppo rurale del Feasr 2014-2020, in particolare dalle risorse assegnate per l’anno 2020 alla sottomisura 5.2 “Sostegno a investimenti per il ripristino dei terreni agricoli e del potenziale produttivo danneggiati da calamità naturali, avversità atmosferiche ed eventi catastrofici”.


Finalità. Il bando concede contributi in conto capitale a copertura dei costi sostenuti per il ripristino dei terreni agricoli e del potenziale produttivo agricolo e zootecnico distrutti o danneggiati da calamità naturali, avversità atmosferiche ed eventi catastrofici (comprese fitopatie ed infestazioni parassitarie)

Destinatari / beneficiari. Possono presentare domanda e a beneficiare del sostegno eventualmente concesso i seguenti soggetti:

  • imprese  agricole di cui all’articolo 2135 del Codice civile ivi comprese le cooperative che svolgono l’attività di produzione agricola, iscritte nel registro delle imprese

Non possono presentare domanda di aiuto le imprese in difficoltà (così come definite nel bando al paragrafo 2.2).

Scadenza e presentazione domanda. Le domande di aiuto devono essere presentate, mediante procedura informatizzata, a partire dal 45° giorno successivo alla pubblicazione sul Burt ed entro le ore 13 del 30 giugno 2020,impiegando esclusivamente la modulistica disponibile sulla piattaforma gestionale dell’Anagrafe regionale delle aziende agricole gestita da Artea e raggiungibile dal sito www.artea.toscana.it.
La domanda deve essere sottoscritta e presentata secondo le modalità approvate con decreto 140/2015 del direttore di Artea:

Intensità del sostegno e minimali/massimali.  Il tasso di contribuzione previsto per tutti gli investimenti, comprese le spese generali, è pari al 100% dei costi ammissibili.
L’ammontare della percentuale di contribuzione potrà essere diminuita, secondo un principio di solidarietà, al fine di riconoscere un indennizzo a tutte le aziende danneggiate la cui domanda risulti ammissibile e finanziabile.

L’importo massimo del contributo concedibile (indipendentemente dal numero di interventi) è pari a € 200.000.
L’importo minimo di contributo concedibile per intervento è pari a euro 5.000.

Dotazione finanziaria.  Il bando ha un budget di 4 milioni 664,78 euro.


Fasi del procedimento e norme su spese ammissibili / non ammissibili.  Le fasi del procedimento collegate all’attuazione della sottomisura 5.2, nonché le norme inerenti all’ammissibilità delle spese sono disciplinate dal decreto del direttore di Artea 77 del 15 maggio 2019, che approva le Disposizioni comuni per l’attuazione delle misure ad investimento

Graduatoria.  La graduatoria, unica a livello regionale, sarà definita in maniera automatica sulla base del possesso dei criteri di selezione previsti dal bando (paragrafo 5.1 del bando).
L’atto che approva la graduatoria contiene l’elenco dei richiedenti e indica le domande ammissibili e quelle non ricevibili.
Per le domande che risultano non ricevibili, l’atto che approva la graduatoria deve indicare la relativa motivazione. L’individuazione delle domande ammissibili non costituisce diritto al finanziamento in capo al soggetto richiedente.

Per conoscere tutti i dettagli necessari a presentare correttamente la domanda consultare integralmente il testo del bando (allegato A del decreto dirigenziale 3649 del 5 marzo 2020)

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