lunedì , Giugno 5 2023
Home / Comunicazione / Grecia, l’agricoltura nel vortice della crisi

Grecia, l’agricoltura nel vortice della crisi

Gli ennesimi violenti scontri fuori dal ministero dell’Agricoltura di Atene tra la polizia e un migliaio di agricoltori, molti arrivati dall’isola di Creta, hanno riacceso i riflettori internazionali sulla situazione della Grecia, in particolare sul comparto agricolo.
Al centro delle nuove proteste ci sono gli aumenti della tassazione e dei contributi previdenziali previsti nel nuovo accordo con i creditori internazionali. Verrebbero rimosse anche agevolazioni fiscali su elementi chiave per l’agricoltura come carburante e fertilizzanti.
Le condizioni del Paese ellenico non sembrano migliorare, nonostante gli interventi della Troika.
Dalla fine del 2009 i cittadini greci stanno vivendo una fase storica drammatica. Le piazze vedono sempre più spesso le proteste di agricoltori, allevatori e pescatori. Tre categorie in lotta contro le politiche fiscali attuate dal governo Tsipras e contro l’annunciata riforma delle pensioni. Tutte misure che l’esecutivo di Atene ha intenzione di adottare per mantenere l’impegno assunto con la firma dei Memorandum di Bruxelles, ma che, secondo quanto stimato dai sindacati, porteranno ad un abbattimento del reddito dell’80 per cento.
Fino a pochi anni fa il comparto pagava un tetto del 6 per cento di tasse, poi dal 2015 ad oggi le aliquote sono state innalzate dal 13 per cento, fino ad arrivare al 24 per cento. Senza contare che le accise su fertilizzanti, sementi, carburante sono schizzate alle stelle. La situazione ha portato ad una grande manifestazione degli agricoltori lo scorso 29 gennaio, che ha determinato la chiusura per alcune ore della strada tra Serres e Salonicco. A metà febbraio duemila lavoratori hanno sfilato dal ministero dell’Agricoltura al Parlamento. Ora le nuove manifestazioni, sfociate in guerriglia urbana con le violenze, i vetri di due blindati della polizia fracassati dai manifestanti e la risposta delle forze dell’ordine con lo sparo di lacrimogeni. Secondo il glob locale Ktg ci sarebbero stati due arresti.
Ad accendere l’ultimo focolaio, secondo i media di Atene, il rifiuto da parte dei funzionari del ministero dell’Agricoltura di ricevere gruppi di contadini.
Tutto questo sembra non preoccupare la Troika che invece è tornata in Grecia per discutere con Alexis Tsipras le nuove riforme strutturali che il Paese deve attuare per sbloccare i fondi per il terzo salvataggio.
Nel frattempo la Grecia non cresce e le stime sul Pil del 2016, riferite all’ultimo trimestre dell’anno, non lasciano spazio a dubbi: il Prodotto interno lordo ha registrato un calo dell’1,2 per cento, il triplo rispetto al meno 0,4 per cento previsto dagli analisti. La flessione al ribasso trascina con sé tutto il Pil dei dodici mesi scorsi, che dal più 0,3 per cento delle stime iniziali segna invece sull’anno un meno 1,1 per cento.

Check Also

Sapelli, il punto sulle relazioni internazionali

“Il punto è che non ci sono più relazioni internazionali stabili. L’illusione di molti era …