
E’ passato più di un mese da quando il presidente del Consiglio Conte ha “invitato” la popolazione a rimanere a casa con il DPCM del 9 marzo, meglio conosciuto con il nome di decreto #IoRestoaCasa. Questo momento di pausa forzata ha influito sulla vita di tutti, modificando la quotidianità delle famiglie italiane. L’Istituto nazionale ricerche Demopolis ha condotto un sondaggio per la trasmissione televisiva Otto e Mezzo di La7, campionando 1.500 intervistati rappresentativi della popolazione italiana maggiorenne, per raccogliere l’opinione e gli umori dei cittadini su vari temi legati all’emergenza Covid-19. L’indagine realizzata dall’Istituto Demopolis, diretto da Pietro Vento, è stata effettuata tra il 6 e 7 aprile 2020. Sono varie le domande poste al campione stratificato intervistato.
Si è cercato di capire quali difficoltà si sono primariamente incontrate.
Che cosa ha reso più difficile le prime 4 settimane in casa?
Il 68 per cento ha risposto che è stata l’interruzione improvvisa delle attività quotidiane a pesare;
il 61 per cento lo stress per i timori per la salute;
il 58 per cento la mancanza di rapporti sociali esterni;
il rimanente 40 per cento ha affermato che è la condivisione degli spazi abitativi per intere giornate
Si è indagato anche sui modi di fruizione dei media.
In questi giorni lei si informa:
il 66 per cento più del solito su internet;
il 60 per cento più del solito in tv;
il 24 per cento come prima;
il 3 per cento meno di prima
In aumento anche il tempo passato in rete (incluso smartphone) con il 33 per cento che ha affermato di aver trascorso dalle 5 alle 8 ore sul web, mentre il 32 per cento davanti alla tv (dati relativi; dati assoluti 58 per cento rete, 60 per cento tv).
Trend in crescita per i timori della popolazione sull’evoluzione del Coronavirus in Italia.
La preoccupazione degli italiani per la diffusione del Covid:
al 20 per cento il 30 gennaio;
al 43 per cento il 15 febbraio;
al 73 per cento il 2 marzo;
al 93 per cento il 1 aprile;
al 90 per cento il 6-7 aprile
Il sondaggio ha richiesto agli intervistati di valutare le misure intraprese dal Governo per contrastare l’emergenza Covid-19.
Misure di restrizione per frenare i contagi (stare a casa, chiusura attività non essenziali):
l’86 per cento pensa siano positive;
il 5 per cento non sa;
il 9 per cento crede siano negative
Misure economiche per supportare il tessuto produttivo:
il 65 per cento positive;
il 16 per cento non sa;
il 19 per cento negative