Nicoletta Spelgatti, della Lega, è la nuova presidente della Regione Valle d’Aosta. E’ la prima donna a ricoprire tale carica. E’ stata eletta nel corso della prima seduta della 15esima legislatura del Consiglio regionale, mercoledì 27 giugno 2018.
La nuova Giunta regionale della presidente Nicoletta Spelgatti risulta così composta:
Presidente della Regione: Nicoletta Spelgatti (Lega Vallée d’Aoste);
Vicepresidente e Assessore all’Agricoltura e Ambiente: Elso Gerandin (Mouv);
Assessore alle Finanze, Attività produttive, Artigianato e Politiche del lavoro: Stefano Aggravi (Lega Vallée d’Aoste);
Assessore all’Istruzione e Cultura: Paolo Sammaritani (Lega Vallée d’Aoste);
Assessore alle Opere pubbliche, Territorio ed Edilizia residenziale pubblica: Stefano Borrello (Area civica – Stella Alpina – Pour notre Vallée);
Assessore alla Sanità, Salute, Politiche sociali e della Formazione: Chantal Certan (Alpe);
Assessore al Turismo, Sport, Commercio e Trasporti: Claudio Restano (Area civica – Stella Alpina – Pour notre Vallée).
La nuova Giunta regionale della presidente Nicoletta Spelgatti risulta così composta:
Presidente della Regione: Nicoletta Spelgatti (Lega Vallée d’Aoste);
Vicepresidente e Assessore all’Agricoltura e Ambiente: Elso Gerandin (Mouv);
Assessore alle Finanze, Attività produttive, Artigianato e Politiche del lavoro: Stefano Aggravi (Lega Vallée d’Aoste);
Assessore all’Istruzione e Cultura: Paolo Sammaritani (Lega Vallée d’Aoste);
Assessore alle Opere pubbliche, Territorio ed Edilizia residenziale pubblica: Stefano Borrello (Area civica – Stella Alpina – Pour notre Vallée);
Assessore alla Sanità, Salute, Politiche sociali e della Formazione: Chantal Certan (Alpe);
Assessore al Turismo, Sport, Commercio e Trasporti: Claudio Restano (Area civica – Stella Alpina – Pour notre Vallée).
“Chiedendovi oggi la fiducia sul programma della nostra coalizione – ha detto Nicoletta Spelgatti nel suo discorso di insediamento – vi chiedo anche non già di perdonarmi per non essere quello che altri sono stati, ma di accettare che il cambiamento passi anche da questo. Prima di tutto, dell’essere donna. Titani della storia valdostana sono stati donne” e “cercherò di trarre dal loro coraggio prezioso esempio”
Prima di illustrare il programma, la presidente ha evidenziato l’esistenza di un’eredità che lascia “una situazione gravemente compromessa”, ma che “siamo determinati” a cambiare “radicalmente”.
Per quanto riguarda il programma, ha sottolineato la necessaria “discontinuità con la passata politica, tramite idonei strumenti legislativi, che assicurino terzietà, imparzialità ed efficienza all’amministrazione, rendendola trasparente e semplificandone il funzionamento, tramite la “revisione del modello attuale delle partecipate” e “ottimizzazione della loro governance, a partire, ad esempio, dalla possibile costituzione di una società unica che accorpi tutti gli impianti a fune, anche al fine di garantire la sostenibilità e lo sviluppo dei comprensori e la sopravvivenza delle piccole e medie stazioni”.
Sul fronte tributario si pensa alla “riscossione diretta e trattenimento in loco del gettito fiscale spettante alla Valle d’Aosta e rinegoziazione dell’apporto al risanamento della finanza pubblica”.
Andrà poi cercata una “risoluzione del contenzioso in atto con lo Stato italiano” per “garantire la continuità e la prevedibilità delle risorse necessarie al fabbisogno finanziario della Valle d’Aosta”.
Si darà – assicura la Spelgatti – “maggiore efficacia, a servizio di tutti gli attori istituzionali valdostani, degli organi preposti all’ottenimento dei fondi europei, in particolare dell’ufficio regionale di Bruxelles”.
Sul fronte delle politiche sociali si lavorerà a “programmi di assistenza, di sostegno e di esenzione alle fasce più deboli e alle disabilità”, introducendo anche “misure che garantiscano la conciliazione tra il lavoro e la cura della famiglia”.
Per la presidente occorre ridefinire “un piano strategico di lavoro e sviluppo, che sostenga le micro, piccole, medie imprese e l’artigianato”, puntando sulla “tutela e valorizzazione delle imprese e delle professionalità valdostane”
Impulso particolare per la “riorganizzazione e riqualificazione dell’agricoltura e dell’allevamento”. Al vaglio anche “una politica di riduzione dell’Imu e della Tasi, con compensazione ai comuni da parte dell’amministrazione regionale, con riduzione della pressione fiscale sulle seconde case, a favorirne la ristrutturazione, e sulle prime case date in comodato e utilizzate come abitazione principale, così come per le attività produttive o ricettive”.
Proposto “un marchio unico Valle d’Aosta-Vallée d’Aoste” per “promuovere sinergicamente tutte le peculiarità valdostane (territorio di montagna, cultura, tradizioni, artigianato, enogastronomia)” ed “un ente unico per la gestione della promozione della Valle d’Aosta e la valorizzazione dei diversi comprensori e contesti geografici, storici e culturali”.
Prima di illustrare il programma, la presidente ha evidenziato l’esistenza di un’eredità che lascia “una situazione gravemente compromessa”, ma che “siamo determinati” a cambiare “radicalmente”.
Per quanto riguarda il programma, ha sottolineato la necessaria “discontinuità con la passata politica, tramite idonei strumenti legislativi, che assicurino terzietà, imparzialità ed efficienza all’amministrazione, rendendola trasparente e semplificandone il funzionamento, tramite la “revisione del modello attuale delle partecipate” e “ottimizzazione della loro governance, a partire, ad esempio, dalla possibile costituzione di una società unica che accorpi tutti gli impianti a fune, anche al fine di garantire la sostenibilità e lo sviluppo dei comprensori e la sopravvivenza delle piccole e medie stazioni”.
Sul fronte tributario si pensa alla “riscossione diretta e trattenimento in loco del gettito fiscale spettante alla Valle d’Aosta e rinegoziazione dell’apporto al risanamento della finanza pubblica”.
Andrà poi cercata una “risoluzione del contenzioso in atto con lo Stato italiano” per “garantire la continuità e la prevedibilità delle risorse necessarie al fabbisogno finanziario della Valle d’Aosta”.
Si darà – assicura la Spelgatti – “maggiore efficacia, a servizio di tutti gli attori istituzionali valdostani, degli organi preposti all’ottenimento dei fondi europei, in particolare dell’ufficio regionale di Bruxelles”.
Sul fronte delle politiche sociali si lavorerà a “programmi di assistenza, di sostegno e di esenzione alle fasce più deboli e alle disabilità”, introducendo anche “misure che garantiscano la conciliazione tra il lavoro e la cura della famiglia”.
Per la presidente occorre ridefinire “un piano strategico di lavoro e sviluppo, che sostenga le micro, piccole, medie imprese e l’artigianato”, puntando sulla “tutela e valorizzazione delle imprese e delle professionalità valdostane”
Impulso particolare per la “riorganizzazione e riqualificazione dell’agricoltura e dell’allevamento”. Al vaglio anche “una politica di riduzione dell’Imu e della Tasi, con compensazione ai comuni da parte dell’amministrazione regionale, con riduzione della pressione fiscale sulle seconde case, a favorirne la ristrutturazione, e sulle prime case date in comodato e utilizzate come abitazione principale, così come per le attività produttive o ricettive”.
Proposto “un marchio unico Valle d’Aosta-Vallée d’Aoste” per “promuovere sinergicamente tutte le peculiarità valdostane (territorio di montagna, cultura, tradizioni, artigianato, enogastronomia)” ed “un ente unico per la gestione della promozione della Valle d’Aosta e la valorizzazione dei diversi comprensori e contesti geografici, storici e culturali”.
(Gi.Ca.)