Niente più posate usa e getta, tovaglioli e condimenti monoporzione per cibo da asporto e consegne. È quanto stabilito dalla nuova legge entrata in vigore il 1° agosto nella città di New York.
Firmata a gennaio dal sindaco Eric Adams, l’obiettivo della nuova norma, ribattezzata “Skip the stuff”, tradotto “lascia perdere le cianfrusaglie”, è ridurre i rifiuti di plastica, soprattutto nelle versioni usa e getta, ed evitare lo spreco.
In base alle statistiche, infatti, ogni anno nel mondo vengono consumate oltre 320 milioni di tonnellate di plastica. Di queste solo una minima parte, il 14 per cento, viene riciclato. Come se non bastasse, il 95 per cento è utilizzato solo una volta.
L’ufficio del sindaco ha stimato che solo nel 2019 sono state raccolte oltre 16 mila tonnellate di plastica monouso tra i rifiuti residenziali di New York.
La normativa vieta quindi l’utilizzo di posate in plastica, di salse monoporzione e dei cosiddetti tovaglioli “di cortesia” solitamente inseriti nel cibo da asporto, a patto che non sia il cliente stesso a richiederli. In questo caso, comunque, potrebbe esserci un costo aggiuntivo.
Il presupposto, infatti, è quello per cui chi ordina da asporto o richiede la consegna a domicilio possieda già tutto il necessario per mangiare. “Siamo sinceri: la maggior parte delle persone ha le posate a casa. E tutto ciò che facciamo è conservare quei pacchetti”, ha dichiarato Adrienne Esposito, direttore esecutivo della Citizens campaign for the environment (Campagna dei cittadini per l’ambiente), riporta la NBC New York.
Ora i ristoranti avranno tempo fino al 30 giugno 2024 per adeguarsi alla legge e sensibilizzare i clienti sull’importanza di ridurre la plastica, dopodiché inizieranno i controlli del Dipartimento di Sanità. In caso di violazione della norma è prevista una multa di 50 dollari per la prima infrazione, di 150 dollari per la seconda e di 250 dollari dalla terza infrazione in poi.