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Biomass Innovation Expo: nel 2018 a Milano la prima fiera del riscaldamento a biomassa

BiomassaMigliorare la qualità dell’aria riscaldandosi grazie a caldaie, stufe e camini con un elevato rendimento ed un basso livello di emissioni nocive. Questo il tema della prima edizione di “Biomass Innovation Expo”, fiera dedicata ai prodotti per il riscaldamento e la produzione di energia termica attraverso la combustione delle sostanze legnose. In mostra le tecnologie di ultima generazione a disposizione della più antica forma di riscaldamento, il fuoco, che permettono di risparmiare rispettando l’ambiente: ovvero stufe e termostufe, camini, caldaie, alimentati a legna, cippato, pellet, o altro tipo di combustibile di derivazione naturale.

L’Expo non sarà solo una vetrina dell’eccellenza tecnologica ma anche un momento di confronto e approfondimento sulle tematiche di maggior attualità del settore grazie ad un ricco programma di workshop organizzato con il supporto del Comitato scientifico costituito dalle principali associazioni di settore quali, ad oggi: Amici della Terra, Anfus, Assocamini, Assocosma, Confindustria Ceced Italia, Enea, Federforeste, Innovhub, Itabia, Unicalor.

Uno dei focus sarà dedicato alla qualità dell’aria, uno degli aspetti più importanti legati al riscaldamento a biomassa di nuova generazione.

“Nel corso di Bie – annuncia Davide Castagna, Senior Key Account Manager di Confindustria Ceced Italia e coordinatore del Comitato scientifico di Bie – vorremmo affrontare questa tematica in tutti i suoi aspetti grazie alla presenza in fiera di tutta la filiera e degli attori interessati. Dal mondo produttivo, che porterà a Bie le tecnologie più avanzate di combustione a biomassa con un’elevata resa energetica e allo stesso tempo un basso livello di emissioni, al mondo della distribuzione, a quello dei progettisti e impiantisti, abilitati all’installazione e alla manutenzione, per aprire un confronto diretto e informativo di alto livello”.

Entrando più nel dettaglio, i dati sulla qualità dell’aria e sulle emissioni di particolato primario, carbonio organico totale, ossidi di azoto e monossido di carbonio derivanti dalla combustione di biomassa legnosa sono un argomento di forte attualità spesso legato ad impianti residenziali di vecchia generazione, ad un’installazione non ottimale, ad una manutenzione insufficiente e all’uso di combustibili naturali non idonei, oltre a normative europee e regionali non sempre uniformi. Un insieme di fattori che però allo stato attuale può essere facilmente invertito innescando un percorso virtuoso di informazione e consapevolezza che prevede: generatori di calore in Classe A, grazie anche alla direttiva sulla nuova Etichetta energetica in vigore dal prossimo gennaio 2018 che andrà ad includere nella classificazione, oltre alle caldaie, anche camini e stufe a biomassa; una progettazione corretta; un sistema di evacuazione dei fumi idoneo e ben installato; l’utilizzo di combustibile nazionale certificato; e naturalmente una manutenzione periodica.

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