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L’olio extravergine laziale protagonista di un viaggio tra miti e realtà

OlioProduttori, operatori commerciali, specialisti del settore agroalimentari, giornalisti tutti insieme per capire e conoscere i segreti e le caratteristiche dell’olio d’oliva del Lazio. Si sono dati appuntamento lo scorso martedì 12 dicembre, al ristorante “Legno e Ferro”, in via Angelo Bargoni a Roma, per partecipare a un “Viaggio tra miti e realtà  dell’olio extravergine di oliva” e conoscere e apprezzare i quattro Dopo laziali: Canino,  Tuscia, Sabina e Colline Pontine. L’iniziativa organizzata dall’Enuip (Ente nazionale Unsic  Istruzione e formazione) in collaborazione con Unsic (Unione nazionale sindacale imprenditori e coltivatori), Apeo (Associazione Produttori Europei Olivicoli), UnsiCoop (Associazione nazionale cooperative Unsic) e con il contributo dell’Arsial della Regione Lazio.

Un viaggio affascinante, guidato ottimamente dall’agronoma Daniela Torresetti e dall’assaggiatrice di olio Simona Cagnoli. Si è parlato di tecniche agronomiche e della qualità dell’olio extravergine d’oliva, analizzando i principali parametri chimici qualitativi. Si è fatta una carrellata tra le varie qualità dell’olio e sulle produzioni: dall’agricoltura biologica a quelli di Denominazione di Origine protetta (Dop). Si è anche parlato degli impianti, della selezione delle varietà di olive, dell’epoca e dei sistemi di raccolta e della conservazione delle olive. Ovviamente la trasformazione delle olive in olio è stato uno dei piatti forti della serata. E dall’illustrazione sono emersi anche i principali parametri chimici qualitativi dell’olio extravergine di oliva: acidità, perossidi, composti fenolici e composti volatili. Sono stati sfatati anche alcuni falsi miti legati all’olio di oliva: dal colore alla scadenza, dalla conservazione all’utilizzo fino alla digeribilità.

La serata è proseguita con una guida all’assaggio dei quattro Dop laziale e, grazie ai consigli dell’assaggiatrice  Simona Cagnoli,gli ospiti hanno potuto apprezzare e capire le differenze tra il Dop Canino, il Dop Tuscia,  il Dop Colline Pontine e il Dop Sabina. Infine sono state proposte quattro pietanze condite con l’olio, tra i quattro Dop laziali, più adatto.

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