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Cresce l’e-commerce in tempi di coronavirus

In questi giorni particolarmente difficili, l’e-commerce può aiutare le persone e le imprese in difficoltà ormai in tutta Italia, dal momento che è stata estesa all’intera nazione la cosiddetta “zona rossa”. Il commercio elettronico rappresenta quindi un servizio utile e in alcuni casi primario per una comunità “chiusa”.

Come può aiutare l’e-commerce? Le fasce più deboli ed esposte della nostra comunità possono usare il proprio eShop oppure Amazon per continuare ad acquistare prodotti e beni di prima necessità, facendolo direttamente da casa e quindi non esponendosi a rischi di contagio.

D’altra parte, grazie al commercio online le aziende possono continuare a mantenere un rapporto diretto con i propri consumatori, cercando di minimizzare i rischi della situazione complessa che stanno vivendo, diversificando i propri canali di vendita e riducendo l’impatto che queste settimane avranno sia sul proprio business che inevitabilmente sulle persone che
in queste aziende lavorano e sulle loro famiglie.

Meritoria l’iniziativa della milanese XChannel, nata nel 2014, che in questi giorni sta offrendo un servizio gratuito alle imprese che ne hanno più bisogno. Per le richieste è stato attivato un indirizzo ad hoc: zona_rossa@xchannel-consulting.com.

“Siamo nati e cresciuti a Milano. La città oggi è in difficoltà, così come lo sono tante altre provincie in Italia – dichiara Federico Corradini, Ceo di XChannel.

“Per noi è venuto il momento di ridare alla comunità quello che la comunità ha dato a noi in termini di opportunità e tradizione imprenditoriale”.

Insomma, in questo periodo le tecnologie possono alleviare i disagi, come avviene ad esempio con lo smart working, cioè il lavoro da casa.

Alcuni supermercati, come Esselunga, hanno attivato un servizio di consegna di spesa a domicilio per evitare affollamenti per la spesa.

In crescita anche il giro di affari di Bofrost, colosso dei surgelati porta a porta: l’azienda, che ha sede a San Vito al Tagliamento (Pordenone) e filiali in tutta Italia, sta vivendo un forte incremento degli ordini, in particolare online.

«A partire da domenica 23 febbraio gli ordini online sul nostro sito e sulla nostra app sono aumentati in media del 100% ogni giorno – spiega l’amministratore delegato di Bofrost Italia Gianluca Tesolin – e prevediamo che questa tendenza proseguirà fino a quando la situazione non tornerà alla normalità, rafforzata anche dalla recente raccomandazione di non uscire di casa rivolta in tutta Italia agli over 65, che rappresentano una fascia di clientela importante per Bofrost».

In particolare è stata utilizzata molto la app Bofrost che ha consentito un ulteriore canale di comunicazione diretta e immediata tra i venditori Bofrost e i loro clienti con la possibilità di prenotare in anticipo la propria spesa. Il canale e-commerce si affianca ai canali tradizionali Bofrost quali la visita del venditore oppure l’ordine telefonico, che hanno visto un incremento delle richieste in particolare nelle regioni più colpite dalla crisi.

«In questi momenti la relazione di fiducia tra venditori e clienti è fondamentale – continua Tesolin.
«Per questo ci siamo attrezzati per far fronte alle richieste e garantire un servizio che per molti si sta rivelando essenziale, in tutta sicurezza».

Bofrost serve con i suoi prodotti oltre un milione di famiglie italiane con circa 2.000 venditori che, su tutto il territorio nazionale, consegnano i surgelati a domicilio spostandosi con i mezzi refrigerati in dotazione all’azienda.

«Con il diffondersi dei primi timori per il Coronavirus – continua Tesolin – i clienti hanno iniziato a contattarci per sapere se avremmo continuato ad assicurare il servizio, cosa che abbiamo fatto con continuità e adottando tutte le opportune misure di sicurezza a tutela sia dei clienti, sia del nostro personaleTutti i venditori Bofrost hanno ricevuto precise indicazioni che seguono le raccomandazioni sanitarie emanate in questi giorni e sono stati muniti di mascherina protettiva, guanti e disinfettanti per le mani che utilizzano a ogni consegna».

A tutela della salute di dipendenti e collaboratori, Bofrost ha inoltre annullato tutte le trasferte, le riunioni e i meeting previsti in queste settimane e che comportavano lo spostamento del personale sul territorio.

«La nostra unità di crisi – conclude Tesolin – è attiva in modo permanente per seguire l’evoluzione della situazione e dare risposte ai consumatori, garantendo un servizio che si sta rivelando non solo apprezzato, ma anche efficace proprio per evitare quelle situazioni, come i punti vendita affollati, che favoriscono la diffusione del virus».

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