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Il digitale al servizio del patrimonio discografico italiano

Per gli amanti della musica italiana, la Suan Edizioni ha messo a disposizione degli appassionati una grande quantità di successi musicali del passato mai digitalizzati prima: Quartetto Cetra, Renato Rascel, Milva, Claudio Villa, e Natalino Otto, sono solo alcuni degli artisti al centro dell’operazione di nicchia ma di notevole importanza culturale. L’ambizioso obiettivo che la Suan Edizioni si è posta è quello di salvare una gran parte del patrimonio discografico italiano che rischia non solo di cadere nel dimenticatoio, ma di sparire per sempre fisicamente. Su tutte le piattaforme digitali online saranno messe infatti a disposizione degli appassionati migliaia di opere musicali “perdute”, ovverosia brani che le etichette non hanno mai digitalizzato.

“Abbiamo già fatto un contratto di distribuzione con i principali canali di distribuzione – afferma Francesco Coniglio (editore e storico della musica), socio a metà con Christian Calabrese (autore e consulente musicale) della Suan – e il primo pacchetto di 188 brani è già on line. Successivamente, ogni mese, usciranno nuovi dischi, mai precedentemente digitalizzati, a incrementare questo eccezionale ascolto di materiali sonori facilitato dalla tecnologia. Per realizzare questo lavoro, una vera e propria missione, dobbiamo ringraziare l’opera di collezionisti e ‘topi da discoteca” che, sebbene rappresentino una rarità, ci forniscono la possibilità di trasmettere la conoscenza musicale del passato sepolta per anni alle nuove generazioni, proprio grazie agli strumenti di loro attuale utilizzo”.

“Un’operazione tanto ardua quanto mai utile – continua Calabrese che con la musica è di casa, essendo figlio del grande autore della canzone italiana Giorgio – Dagli anni Ottanta in poi abbiamo assistito alla graduale distruzione del nostro eccezionale e ricchissimo archivio musicale a causa non solo del passaggio da vinile a Cd che consentiva solo ad alcuni repertori di essere digitalizzato, ma anche per la scomparsa di etichette discografiche familiari la cui produzione costituiva delle autentiche “chicche” per i nostri ascolti. È tempo di salvare il salvabile prima che sia troppo tardi e in questo la legislazione italiana in materia di diritto d’autore, tra le più avanzate del mondo, ci assiste, prevedendo anche la difesa del diritto morale dell’autore.”

Tra i titoli in repertorio della prima uscita si annoverano oltre a quelli già citati, dischi introvabili di Jula De Palma, Katyna Ranieri, Bruno Martino, Wera Nepy, D’Artega e la sua orchestra, Dino Olivieri, Sergio Bruni, Umberto Tucci e Oreste Turrini, Vinicio, Eleonora Rossi Drago e Paolo Ferrari, Elio Mauro, Narciso Parigi, Silvio Noto, Tony Del Monaco, Betty Curtis, Dario Fo, Johnny Dorelli.

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