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Covid-19: sei italiani su dieci favorevoli al vaccino

Gli italiani si dichiarano fiduciosi verso il vaccino anti Covid-19. Da un sondaggio effettuato on line dalla società di ricerche di mercato globale YouGov, sei italiani su dieci ritengono sicuro il vaccino Covid-19. Nonostante le teorie complottiste sottese nel movimento dei no vax, il 78 per cento degli italiani risulta favorevole alla vaccinazione di qualunque tipo (ad esempio varicella, tetano, parotite, epatite-B), su se stesso o sui propri figli, contro il 7 per cento dei contrari e il 13 per cento che si dichiara essere né favorevole né sfavorevole alla vaccinazione.

Le interviste condotte ad ottobre 2020 su un campione di 2051 persone rappresentative della popolazione italiana maggiorenne, hanno evidenziato che la maggior parte delle persone è intenzionata a farsi vaccinare quando arriverà il tempo di farlo (85 per cento), mentre soltanto una minoranza (15 per cento) ha detto di rifiutarsi.

Interessante il dato sulla percentuale delle persone che normalmente è contraria alla vaccinazione in questa situazione, invece propensa a farsi vaccinare contro il Covid-19. E’ il 30 per cento sul totale della popolazione.

A livello nazionale ed al netto chi esclude completamente il vaccino, la metà della popolazione vuole vaccinarsi appena possibile (43 per cento), l’altra metà invece preferisce aspettare (42 per cento).

Si è indagato anche sui tempi di attesa che le persone percepiscono come “adeguati” prima di essere sottoposti alla vaccinazione. Questo in considerazione del fatto che normalmente il processo di approvazione e di commercializzazione dei vaccini può avere tempi molto lunghi, ma che in questa situazione emergenziale, la tempistica si è notevolmente ridotta grazie agli sforzi dei ricercatori di tutto il mondo.

La maggior parte delle persone ha affermato di voler aspettare fino a sei mesi per farsi vaccinare, mentre l’attesa media è di cinque mesi.

Molti sono quindi cauti, ma fiduciosi: la maggior parte non aspetterebbe oltre i sei mesi (74 per cento), anche se una minoranza di oltre due persone su dieci non lo farebbe prima di dieci mesi o un anno (21 per cento).  

Per ciò che riguarda l’obbligatorietà del vaccino, a livello nazionale la questione divide a metà: il 51 per cento è favorevole all’obbligatorietà. Tra i favorevoli al vaccino, l’accordo verso l’obbligatorietà sale al 63 per cento, mentre crolla al 4 per cento tra i contrari alla vaccinazione.

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