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Bonus baby-sitting: ecco come accedere alla misura riservata alle zone rosse

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Con il cosiddetto decreto Ristori bis (decreto-legge 9 novembre 2020, n. 149) è stato inserita la possibilità di usufruire di uno o più bonus per l’acquisto di servizi di baby-sitting a favore dei genitori che lavorano nelle regioni delle “zone rosse”, dove è stato evidenziato uno scenario di massima gravità e con livello di rischio alto.

Per capire come accedere alla misura è intervenuta l’Inps che descrive la procedura per la presentazione della domanda e ne indica le condizioni operative e le modalità di compilazione. Vediamo nel dettaglio come fare.

Come ricordato, l’articolo 14 del decreto-legge n. 149/2020 prevede il diritto a usufruire di uno o più bonus per l’acquisto di servizi di baby-sitting nel limite massimo complessivo di 1.000 euro, da utilizzare per prestazioni effettuate nel periodo di sospensione dell’attività didattica in presenza.

I beneficiari sono, alternativamente, i genitori degli alunni di queste scuole, iscritti alla Gestione Separata o alle Gestioni speciali dell’Ago e non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie.

La fruizione del bonus è riconosciuta nelle sole ipotesi in cui la prestazione lavorativa non possa essere svolta in modalità agile o smart working (al 100%) e a condizione che nel nucleo familiare non vi sia altro genitore beneficiario di strumenti di sostegno al reddito, in caso di sospensione o cessazione dell’attività lavorativa, oppure altro genitore disoccupato.

Possono essere remunerate tramite il Libretto Famiglia le prestazioni lavorative di baby-sitting svolte dal 9 novembre 2020 (data di entrata in vigore del decreto-legge 149/2020) fino al 3 dicembre 2020, salvo successive proroghe.

MODALITÀ DI COMPILAZIONE E PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA

L’accesso alla domanda on line di bonus per servizi di baby-sitting introdotto dal decreto-legge n. 149/2020 è disponibile nella homepage del sito www.inps.it al seguente percorso: “Prestazioni e Servizi” > “Servizi” > “Ordine alfabetico”> “Bonus servizi di babysitting”, effettuando l’autenticazione con una delle credenziali di seguito elencate:

  • Pin ordinario o dispositivo rilasciato dall’Inps (si ricorda che a decorrere dal 1° ottobre 2020 l’Istituto non rilascia più nuovi Pin);
  • Spid di livello 2 o superiore;
  • Carta di identità elettronica 3.0 (Cie);
  • Carta nazionale dei servizi (Cns).

Per coloro che non sono in possesso di nessuna delle credenziali indicate, è possibile richiedere una credenziale Spid, anche con riconoscimento a distanza via webcam, attraverso uno degli Identity Provider accreditati (cfr. www.spid.gov.it).

Infine, si ricorda che il bonus in argomento può essere richiesto anche avvalendosi dei servizi gratuiti degli Enti di Patronato, di cui alla legge 30 marzo 2001, n. 152.

In fase di presentazione della domanda on line, occorre procedere alla compilazione della sezione anagrafica del richiedente, della medesima sezione riferita ai dati del minore, nonché della sezione relativa all’altro genitore.

Il richiedente dovrà specificare la categoria lavorativa di appartenenza e dovrà dichiarare sotto la propria responsabilità di trovarsi nelle condizioni previste dal D.L. n. 149/2020, relativamente alla situazione lavorativa personale e dell’altro genitore.

Al riguardo, si precisa che il limite economico del bonus, pari a 1.000 euro, è stabilito per nucleo familiare ed è possibile presentare anche più di una domanda per ogni figlio.

Si precisa inoltre che, in presenza di più richieste per lo stesso nucleo familiare, la procedura segnalerà l’importo massimo residuo attribuibile.

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