In aumento il consumo di frutta secca spinto dalla crescita delle piantagioni in tutto il mondo. Si calcola che per il 2020/2021 la produzione globale di pistacchi, mandorle, pinoli, anacardi, noci del Brasile, macadamia, pecan e nocciole sia di 5,3 milioni di tonnellate, con un incremento previsto del 15 per cento rispetto al biennio 2019/2020; mentre del 13 per cento per le arachidi.
Sono i dati resi noti dall’International Nut and Dried Fruit Council (Inc) durante lo svolgimento della sua prima conferenza on line, che ha coinvolto oltre 1.300 operatori del settore provenienti da più di 80 Paesi.
Secondo l’Inc, il consumo di frutta secca, alimento che aumenta l’energia e supporta la salute dell’apparato digerente, sia tra le tendenze e in cui si prevede una rapida crescita nei prossimi anni. Entro il 2024, si stima che la dimensione del mercato dei prodotti che stimolano l’energia crescerà del 50 per cento e che i prodotti a sostegno della salute dell’apparato digerente cresceranno del 32 per cento.
Una ricerca sulle tendenze di mercato, ha segnalato che le aziende si stanno espandendo sempre più nel settore dell’alimentazione naturale e dei “superfood”, ossia quegli alimenti dall’elevata capacità nutritiva che apportano effetti benefici sulla salute umana. E’ infatti dimostrato che un mix di noci e frutta secca contiene vitamina A, vitamina B6, selenio, zinco, ferro e rame, elementi che contribuiscono alla normale funzione del sistema immunitario. E’ da questa consapevolezza da parte dei consumatori che l’aumento della domanda di frutta secca e disidratata durante la pandemia è stata comunque soddisfatta dalle vendite online ma anche dai grandi rivenditori.
UNSIC – Unione Nazionale Sindacale Imprenditori e Coltivatori

