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Istat sulla crisi: -8,9% il PIL e -2,1% l’occupazione

Istat

Nel 2020 il Prodotto interno lordo, misurato in volume, è diminuito a livello nazionale dell’8,9 per cento. Le stime preliminari indicano che gli effetti della crisi sanitaria da Covid-19 hanno colpito in misura relativamente più accentuata le regioni del Centro-nord rispetto a quelle del Mezzogiorno.

Le regioni del Nord-est e del Nord-ovest hanno subito una contrazione lievemente superiore rispetto alla media nazionale (con un calo pari al 9,1 per cento in entrambe le aree), mentre nelle regioni del Centro la flessione è stata dell’8,8 per cento. Una riduzione meno marcata rispetto al resto del Paese si riscontra nel Mezzogiorno, dove il calo del Pil è dell’8,4 per cento.

Il settore più penalizzato dall’emergenza sanitaria è stato quello del commercio, pubblici esercizi, trasporti e telecomunicazioni che al Nord-est e nel Mezzogiorno ha perso il 14,5 per cento del valore aggiunto.

L’occupazione (misurata in termini di numero di occupati) è diminuita del 2,1 per cento a livello nazionale e in modo più omogeneo a livello territoriale. Nel Nord-ovest e nel Mezzogiorno si osserva una flessione pari alla media nazionale; solo lievemente migliore appare il risultato del Nord-est (-2,0 per cento) e del Centro (-1,9 per cento).

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