
“A settembre si riparte in sicurezza con nuove regole per bus e treni – ha dichiarato il ministro delle Infrastrutture Enrico Giovannini in una recente intervista rilasciata al “Corriere della Sera”.
“Sui mezzi la capienza sarà dell’80 per cento con orari differenziati anche per le aziende. Più corse, – ha spiegato Giovannini – ma le scuole si dotino anche dei mobility manager”.
Secondo quanto riportato dal ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili le regole per bus e metro, pullman e treni locali sono quasi pronte: servono ancora alcuni affinamenti e la validazione del Cts, ma i punti cardine di come ci si muoverà in città al rientro dalle ferie e alla ripresa della scuola sono fissati. La capienza sarà dell’80 per cento su bus e treni sia in zona bianca sia in zona gialla, ci vorrà la mascherina chirurgica anche se è consigliata la Ffp2, potranno essere previsti orari di ingresso differenziati sia per le scuole sia per le aziende e gli uffici pubblici, sarà possibile introdurre gli scuolabus anche per gli studenti delle superiori.
Ci saranno più organizzazione e controlli con la reintroduzione della figura del controllore che verificherà non solo i biglietti, ma anche il corretto utilizzo della mascherina e che – ha asserito il ministro “dovrebbe far scendere dall’autobus chi non ha la mascherina”.
Nonostante il piano studiato dal ministero, dalle stime dell’indagine condotta dall’Istat “La mobilità degli italiani, le intenzioni per il prossimo autunno”, a settembre si prevede una diminuzione dell’uso del mezzo pubblico ed un aumento del ricorso all’auto privata.
Il maggiore utilizzo del lavoro e dello studio a distanza lasciano intravedere una diminuzione degli spostamenti di studenti e occupati: prima della pandemia oltre l’80 per cento di questi si spostava almeno cinque volte a settimana, mentre ora meno del 70 per cento prevede di farlo con la stessa frequenza nel prossimo autunno.
L’utilizzo del mezzo pubblico è previsto solo nel 22,6 per cento dei casi (la percentuale per gli stessi intervistati era del 27,3 per cento prima della pandemia), ed un parallelo incremento nell’uso dell’automobile privata, che dal 44,1 per cento arriverà a coprire quasi la metà degli spostamenti nel prossimo autunno. In aumento anche l’uso dell’auto utilizzata in qualità di passeggero. Un lieve calo caratterizza, invece, le forme di mobilità cosiddetta dolce – bicicletta e monopattino anche elettrici e spostamenti a piedi.
Anche tra coloro che non sono occupati o studenti diminuirà il ricorso al trasporto pubblico; nei tre quarti dei casi il Covid è alla base di questa scelta.
UNSIC – Unione Nazionale Sindacale Imprenditori e Coltivatori
