
Si è conclusa presso l’Auditorium della Camera di Commercio di Brescia la tre giorni di “Futura-Open talks”, operazione di sistemapromossa da Camera di Commercio di Brescia e Pro Brixia (sua Azienda Speciale) sui temi economici e ambientali, il cui momento iconico sarà l’Expo in Brixia Forum a fine maggio 2022.
L’iniziativa ha visto quasi 1.200 iscritti agli eventi, di cui 500 unici e 350.000 spettatori online transitati sulle dirette, dato destinato a salire visto che l’intero palinsesto resterà a disposizione sul sito futura-brescia.it.
Gli Open talks di Futura sono stati l’occasione per confrontarsi – con oltre 100 relatori fra istituzioni, associazioni di categoria, imprenditori, professionisti, studiosi, giornalisti in tre giorni di lavori (4-5-6 novembre) – sui tavoli strategici che possono determinare il cambiamento: mobilità, rigenerazione urbana, industria, edilizia, formazione e finanzia, tecnologia, territorio, turismo.
Tavole rotonde di alto livello che hanno permesso di mettere a fuoco la visione di ciò che dovrebbe e potrebbe essere il futuro nel nostro territorio, attraverso un fitto panel di incontri che hanno fatto emergere in modo ricorrente e trasversale i temi che consentono una lettura piuttosto chiara dello stato dell’arte, dei timori, delle speranze, della lettura di questa transizione che ci vede tutti coinvolti e protagonisti.
Nel suo intervento, il presidente della Camera di commercio di Brescia, Roberto Saccone, ha ribadito le parole-chiave emerse nel corso della tre giorni:
Obiettivo sostenibilità
Nessuno, in nessuna occasione, lo ha messo in discussione. È considerato come irrinuncaibile e inevitabile e se alcune filiere vedono le oggettive difficoltà a perseguirlo e chiedono un adeguamento di tempi e modalità per raggiungerlo, altre ne considerano maggiormente il potenziale economico e sociale.
Sburocratizzazione
La burocrazia è stata individuata come il freno maggiore in ogni ambito, un freno inaccettabile viste le tempistiche che la transizione impone, di emergenza climatica ma anche di utilizzo dei fondi del PNRR. Tutte le tavole rotonde hanno evidenziato la difficoltà a conseguire gli obiettivi di uso delle rinnovabili, mitigazione climatica e decarbonizzazione se permangono le regole ed i processi autorizzativi attuali. I rappresentanti del governo hanno rassicurato circa le riforme in atto e fondamentale sarà ora l’esito concreto di queste riforme.
Fare sistema
Nessuno può pensare di vincere questa partita da solo. Tutti sono chiamati alla corresponsabilità di tendere agli obiettivi: imprese e associazioni, enti pubblici, istituzioni e i cittadini dovranno partecipare attivamente per contribuire al cambiamento.
La sfida è creare dei sistemi territoriali capaci di competere, che devono saper offrire qualità della vita, lavoro, capacità di concepire progetti e di realizzarli ed esprimere innovazione in tutti i campi dell’economia per sviluppare attrattività di talenti, di competenze, di capitali, di turisti. Il tutto in un sistema valoriale e culturale che deve supportarne le fondamenta, e con una capacità di comunicazione per accrescerne la reputazione.
L’Uomo al centro
Il processo di transizione vedrà l’uomo protagonista: come cittadino, che deve condividere gli obiettivi e adottare comportamenti individuali conseguenti; come consumatore, che dovrà compiere scelte di prodotti e servizi coerentemente; e come lavoratore, che dovrà esprimere le competenze per sviluppare e gestire le tecnologie che ci aiuteranno a raggiungere l’equilibrio ambientale.
Le Imprese
Le imprese saranno centrali. Senza di esse nessun obiettivo diventa possibile, sia per la loro capacità di mettere a disposizione le tecnologie necessarie alla transizione verde, sia per la loro capacità di rivedere i propri modelli produttivi e di business per contribuire allo stesso.
Imprese che devono sapersi raccontare di più e meglio per mettere in luce quanto stanno facendo per guadagnarsi la stima e la considerazione dell’opinione pubblica, troppo spesso ostile e poco informata.
“Stiamo assistendo alla coincidenza di due fattori con un potenziale altissimo: il formarsi di nuovi valori condivisi e il profilarsi di nuove importanti opportunità economiche: gli ingredienti di un cambiamento epocale, la storia ce lo insegna, ci sono tutti – ha concluso Saccone. “In generale è prevalsa la positività, pur nella consapevolezza che ciò che siamo chiamati a affrontare non sarà affatto semplice. Ma sono ottimista e fiducioso nella storica capacità delle imprese bresciane di superare le difficoltà e di sapersi adattare ai tempi, anche a quelli completamente nuovi che si stanno profilando”.
UNSIC – Unione Nazionale Sindacale Imprenditori e Coltivatori
