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Nasce il Consorzio di tutela dei cantuccini toscani Igp

Ventuno aziende dolciarie toscane si sono riunite, con l’unico obiettivo di tutelare e promuovere il tipico biscotto alle mandorle, nel Consorzio di tutela dei cantuccini toscani Igp.

Un ulteriore passo in avanti che prosegue il lavoro di Assocantuccini, l’Associazione tra produttori di cantuccini toscani alle mandorle, istituita nel 2011, che si è sciolta per favorire la nascita del Consorzio di tutela.

“Si tratta di un progresso considerevole nella direzione del rafforzamento dell’Igp. Una buona notizia per tutta la Toscana – ha spiegato il presidente del Consorzio Daniele Scapigliati. “Finalmente potremo ricevere finanziamenti pubblici per la promozione del prodotto in Italia e all’estero, mentre i nostri poteri di interdizione nei confronti delle contraffazioni e delle imitazioni sleali saranno notevolmente aumentati. Da maggiori poteri, però, derivano grandi responsabilità”.

Il consiglio di amministrazione di Assocantuccini Consorzio per la tutela dei cantuccini toscani Igp, insieme al presidente Daniele Scapigliati ha nominato anche Giovanni Belli vice presidente.   

“Ci attende un periodo di lavoro intenso, per dare sostanza a un progetto a lungo coltivato e giunto adesso a un primo, fondamentale, traguardo – ha aggiunto Scapigliati. “Il prossimo passo sarà quello della richiesta di riconoscimento al Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste. Il Consorzio nasce con una rappresentatività (rispetto alla produzione certificata Igp) superiore al 90, una dimostrazione della nostra forza come organizzazione e anche della coesione che abbiamo saputo costruire in oltre 12 anni di vita associativa”.

I cantuccini sono biscotti alle mandorle tipici della Toscana, conosciuti in tutto il mondo, si possono gustare da soli, in abbinamento a tè e caffè o, secondo la tradizione, inzuppati in vini liquorosi come il vin santo.

L’origine dei cantuccini risale almeno al XVI secolo e il nome sembra derivare da “canto”, parte di un insieme, o da “cantellus”, in latino “pezzo o fetta di pane”, una galletta salata che già i soldati romani consumavano durante le campagne militari. Il biscotto nella sua forma “dolce” si inserisce invece nel solco della nuova produzione e del consumo dolciario affermatosi, innanzitutto in Inghilterra e in Toscana e poi anche nel resto di Europa, a partire dal XIV secolo, come conseguenza di quello che gli storici hanno definito “boom dello zucchero”, seguito alla diffusione della coltivazione della canna da zucchero in Nord Africa ed Europa Meridionale.

A partire dalla seconda metà del ‘500, i cantucci fecero così la loro comparsa alla corte dei Medici, anche se, come mostra la ricerca effettuata sulle ricette dell’epoca, non contenevano ancora mandorle, ispirandosi ai già conosciuti biscotto di Pisa e al parente “biscotto genovese”.

Il ‘700 fu caratterizzato dal diffondersi dei cantucci in diverse varianti, ma solo a partire dal ‘900 i cantuccini alle mandorle iniziarono ad essere prodotti in tutta la Toscana sempre più su larga scala. Oggi questa specialità dolciaria è esportata in tutto il mondo.

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