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Copertino (Lecce), al via il “Piano Italia a 1 giga”

fibra

Finanziato con i fondi del Pnrr, è partito a Copertino il “Piano Italia a 1 giga” che mira a ridurre il divario digitale tra i territori. Nel borgo della provincia leccese, il piano prevede il cablaggio di 1.729 civici, per un totale di oltre 2.000 unità immobiliari tra abitazioni, attività commerciali e imprese, tramite la messa a terra di cavi in fibra ottica Open Fiber.

“Grazie al progetto di Open Fiber, il nostro Comune è stato inserito all’interno di un grande piano nazionale di investimento che consentirà alla comunità di avere un’infrastruttura di telecomunicazioni che potenzierà la connettività alla pari delle grandi città”, ha dichiarato il sindaco Sandrina Schito.

“La fibra ottica, oltre a ridurre il divario digitale dei territori, porterà benefici alla vita quotidiana delle famiglie, dei professionisti e delle imprese che fanno un utilizzo intensivo dei collegamenti digitali”, riporta la Stampa.

“Il ‘Piano Italia 1 giga’ rientra nei piani di intervento pubblico della Strategia italiana per la Banda Ultra Larga, finanziato e promosso dal Dipartimento per la trasformazione digitale della Presidenza del Consiglio grazie ai fondi del Pnrr, e attuato da Infratel Italia”, ha spiegato Open Fiber. Il progetto mira alla costruzione di una rete a banda ultra larga in oltre 3 mila Comuni italiani, fornendo una velocità di connessione in linea con gli obiettivi europei della Gigabit society e del Digital Compass.

In tale ottica, Open Fiber si è aggiudicata otto lotti in gara per 3.881 Comuni coinvolti in 9 regioni: Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Puglia, Sicilia, Toscana e Veneto, per un totale di circa 3,3 milioni di unità immobiliari che verranno raggiunte dalla nuova rete ultraveloce.

Gli interventi prevedono il riutilizzo delle infrastrutture esistenti, laddove presenti, per limitare al minimo gli impatti ambientali, i disagi per la comunità e gli impatti sui luoghi, soprattutto per le zone di particolare interesse paesaggistico e culturale. Inoltre, i cavi in fibra ottica consumano meno energia riducendo l’emissione di anidride carbonica e calore in atmosfera.

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