Polonia: Donald Tusk, ex presidente del Conglio Ue, è il nuovo premier

Dopo otto anni al governo della Polonia, il partito populista (Pis) abbandona la scena. Il premier uscente, infatti,  Mateusz Morawiecki non è riuscito ad ottenere la fiducia in Parlamento per formare un nuovo governo.

Con 248 voti a favore e 201 contrari, la camera bassa ha nominato Donald Tusk nuovo presidente del consiglio dei ministri. In seguito alla vittoria durante le elezioni politiche dello scorso ottobre, la maggioranza filo-europea arriva così al governo, portando con sé venti di novità per il Paese.

Nel presentare il suo programma Tusk non ha mancato di attaccare il partito populista per aver determinato “l’emarginazione del ruolo della Polonia sulla scena internazionale”, per “la xenofobia introdotta dalle autorità nel dibattito pubblico” e “l’atteggiamento ostile delle autorità nei confronti degli immigrati”.

Ex presidente del Consiglio europeo, “siamo tanto più forti, tanto più sovrani, non solo quando la Polonia è più forte, ma anche quando l’Unione europea è più forte”, ha dichiarato nel suo discorso, riporta l’Agi.

La sicurezza stessa del Paese dipende dalla capacità di collaborare con gli altri Stati. “La Polonia sarà al sicuro e noi realizzeremo questo ideale di Stato sicuro, ma la Polonia può essere il luogo più sicuro sulla terra se non resta sola, se collabora con gli alleati e protegge i suoi confini”, ha affermato.

Tusk ha anche espresso una chiara linea politica in merito al conflitto russo-ucraino. “Dobbiamo parlare con una sola voce riguardo all’Ucraina, anche questo deve unirci. L’attacco all’Ucraina è un attacco a tutti noi. Chiederemo la piena mobilitazione dell’Occidente per aiutare l’Ucraina. Non posso più ascoltare i politici che dicono di essere stanchi della situazione in Ucraina. Dicono al presidente Zelenskiy che sono stanchi della situazione. Chiederò aiuto per l’Ucraina fin dal primo giorno”.

“Dobbiamo ricordare in cosa consiste la guerra. Che gli ucraini stanno combattendo per qualcosa di estremamente importante”, ha dichiarato. Allo stesso tempo, pur appoggiando pienamente il Paese aggredito, Tusk ha sottolineato che non metterà in secondo piano gli interessi polacchi, e in particolare quelli degli agricoltori, che continuerà a difendere “segnalando che i contrasti tra Varsavia e Kyiv non sono finiti”.