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X (ex Twitter) perde il 71,5 per cento del suo valore

x (Twitter)

È passato più di un anno quando, nell’ottobre 2022, Elon Musk ha acquisito Twitter per 44 miliardi di dollari, per “cercare di aiutare l’umanità” come ha dichiarato lo stesso imprenditore, ma ad oggi più che salvare la piattaforma sembra che Musk l’abbia affossata.

Secondo quanto rivelato dal fondo comune Fidelity al sito Axios, e riportato dal Guardian, l’ex Twitter, diventato X nel luglio 2023, ha perso oltre il 71,5 per cento del suo valore dall’acquisizione. Attualmente, infatti, la valutazione complessiva del social sarebbe di circa 12,5 miliardi.

Le stime di Fidelity, che detiene una partecipazione in X Holdings, derivano da un documento di fine novembre 2023 sulle conseguenze subite da X dopo che l’imprenditore sudafricano aveva appoggiato un post sulla teoria del complotto antisemita.

Molte aziende, come Disney, Apple e Ibm, infatti, avevano deciso di ritirare gli investimenti pubblicitari, che costituiscono circa il 90 per cento del fatturato della piattaforma. Dal canto suo Musk aveva parlato di boicottaggio da parte degli inserzionisti e, durante un’intervista, li aveva apostrofati in maniera poco elegante.

Inoltre, dall’acquisto il personale è stato ridotto di oltre il 50 per cento e anche la moderazione dei post è stata fortemente ridimensionata. Al contrario sono state reintegrate molto persone precedentemente bandite da Twitter, come l’ex presidente americano Donald Trump e il cospirazionista di destra Alex Jones.

Lo scorso settembre l’Unione europea aveva ammonito X per la più alta percentuale di post di disinformazione rilevata tra tutte le maggiori piattaforme di social media e i post di incitamento all’odio sono dilagati al punto che il numero di utenti mensili attivi è diminuito del 15 per cento.

Con un patrimonio netto di 232 miliardi di dollari, nella classifica di Bloomberg Musk si conferma l’uomo più ricco del mondo. Tuttavia, nonostante il successo delle sue società Tesla e SpaceX, l’imprenditore sudafricano sembra aver perso il suo tocco. Almeno per il momento, infatti, quella del vecchio Twitter sembra un’operazione tutt’altro che riuscita.

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