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Transizione energetica: 2mila assunzioni per Enel nel prossimo triennio

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“Assumiamo 2mila giovani, di cui il 30% al Sud e nelle isole per traguardare la transizione energetica attraverso competenze tecniche combinate a investimenti sul fattore umano”. Così Elisabetta Colacchia, direttrice People and Organization di Enel Group, al Tg5. “Cerchiamo personale tecnico per la digitalizzazione delle nostre reti, addetti per la generazione di energia per la produzione da rinnovabili, giovani ingegneri e profili Stem. Un percorso necessario – prosegue la direttrice del gruppo Enel – verso gli obiettivi europei legati alla transizione produttiva ed energetica ma anche un impegno forte verso le nuove generazioni, sviluppo di professionalità e competenze innovative. Guidare un processo così complesso richiede un forte investimento nel capitale umano, con lo sviluppo di nuove competenze, nuove professionalità e visioni. Le assunzioni non sono legate solo alle necessità di business ma sono anche espressione di un’ambizione più profonda: quella di creare nuova occupazione stabile e di qualità a beneficio del Paese, soprattutto in aree dove la disoccupazione giovanile è più alta, come il Sud e le Isole su cui è concentrato ben il 30% degli ingressi”.

Un piano triennale di investimenti di circa 12,2 miliardi di euro per l’evoluzione e il rafforzamento della rete italiana (dei 17,2 miliardi complessivi previsti nel nostro Paese) che necessita di specifiche figure professionali quali addetti alla rete elettrica, specialisti per la transizione energetica per la gestione delle centrali rinnovabili e tecnici specializzati nell’assemblaggio e produzione di moduli e celle fotovoltaici per la fabbrica 3Sun di Catania.

“Il piano strategico di Enel vede tra i suoi pilastri la sostenibilità ambientale e finanziaria e destina importanti investimenti al potenziamento della rete elettrica garantendo che sempre più clienti possano diventare prosumer – ha spiegato il direttore Italia Nicola Lanzetta, intervenuto al Made in Italy Pre-Summit 2024, l’evento de Il Sole 24 Ore in collaborazione con Financial Times e Sky Tg24 in vista del Summit di ottobre. “Intendiamo proseguire con determinazione in questa direzione e guidare l’Italia in un percorso di transizione energetica equo e inclusivo”.

Da inizio anno sono oltre 850 i nuovi assunti, numero che raggiungerà quota 1.200 entro dicembre. Di questi il 30% interessa e interesserà il Mezzogiorno.

Si trova invece in provincia di Vercelli, a Trino, l’innovativo progetto di transizione energetica e di riqualificazione portato a termine con successo a fine giugno da Enel Green Power, con la realizzazione del più grande parco solare del nord Italia. Sorge su un terreno di circa 130 ettari, l’equivalente di 185 campi di calcio, adiacente all’ex centrale termoelettrica “Galileo Ferraris”, chiusa nel 2013.

“L’impianto utilizza circa 160mila moduli fotovoltaici bifacciali – fanno sapere da Enel Green Power – con tecnologia all’avanguardia che consente di massimizzare la produzione rinnovabile e con un sistema di accumulo di batterie agli ioni di litio. I 3.096 tracker consentono ai pannelli di “inseguire” il sole, assumendo un’inclinazione diversa secondo la sua posizione. Il parco solare ha una potenza di quasi 87 megawatt per una produzione annua di circa 130 gigawattora: in termini di impatto ambientale significa che il fabbisogno energetico di circa 48mila famiglie potrà essere soddisfatto da energia verde, evitando l’emissione in atmosfera di 56mila tonnellate di CO2 e l’utilizzo di 29 milioni di metri cubi di gas, che saranno quindi sostituiti con energia rinnovabile prodotta localmente”.

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