UNSIC – Unione Nazionale Sindacale Imprenditori e Coltivatori
Lunedì 23 settembre 2024, nel contesto di Divinazione EXPO 2024, è stato presentato “Il progetto di una Strategia nazionale agricola per le aree interne”, promosso dal Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste (MASAF). Questo incontro ha messo in luce la necessità di una politica agricola nazionale volta a valorizzare le aree interne del Paese, territori ricchi di risorse naturali e culturali, ma storicamente marginalizzati. Obiettivo primario: favorire il riequilibrio socioeconomico e territoriale, invertendo il trend di spopolamento e declino demografico che affligge molte di queste zone.
Le aree interne, che coprono il 60% della superficie italiana e ospitano il 22% della popolazione, sono state al centro del dibattito politico e sociale già dal 2014, con l’introduzione della ‘Strategia Nazionale per le Aree Interne’ (SNAI). Una delle maggiori sfide per queste zone è senza dubbio rappresentata dalla loro marginalizzazione rispetto ai principali centri di offerta di servizi e dalla loro debolezza strutturale, sia in termini demografici che economici. Tuttavia, il potenziale di sviluppo è notevole, soprattutto in settori come l’agricoltura di qualità, l’artigianato e il turismo sostenibile.
Il progetto, presentato a Siracusa, prevede la creazione di una mappatura dettagliata del capitale territoriale, con l’obiettivo di valorizzare le specificità locali e di creare nuove opportunità di lavoro e crescita economica. Un aspetto cruciale della strategia sarà l’analisi dei dati socio-economici delle aziende agricole presenti in queste aree, per individuare percorsi virtuosi e buone pratiche da replicare su scala nazionale.
A conclusione si riportano le parole pronunciate dal Sottosegretario del MASAF Luigi D’Eramo sulla volontà di “mettere in campo una Strategia nazionale agricola incentrata sulla concretezza e che risponda alle esigenze reali di territori e imprese. Il settore primario ha tutte le caratteristiche per essere protagonista di una crescita virtuosa, contribuendo così a mantenere vivo il cuore dell’Italia”.
