Ezio Mauro illustra il “nuovo ordine mondiale”

Lucidissima – come sempre – la macroanalisi di Ezio Mauro su Repubblica sul “nuovo ordine mondiale”. L’attenzione è puntata su Putin che già 17 anni fa, alla conferenza di Monaco sulla sicurezza, denunciò il “modello unipolare”. Questa la convinzione del premier russo: è inaccettabile un mondo dove l’Occidente abbia il controllo decisivo delle dinamiche internazionali. Da qui la necessità di sovvertire l’egemonia occidentale con la creazione di nuovi equilibri e l’irruzione delle grandi civiltà alternative alla cultura euro-americana come quelle eurasiatica, islamica e cinese. In questo scenario “il ruolo missionario e universale della Russia che, sentendosi sciolta da ogni vincolo se non quello con il proprio destino immaginifico, si offre al resto del mondo non occidentale come una forza rivoluzionaria post-liberale e conservatrice, contro il nichilismo, il rifiuto della tradizione, la globalizzazione e la società aperta.

Da qui l’invasione della Russia, diventata guerra permanente. E l’obiettivo, per Putin, di incarnare il ruolo di architetto del nuovo ordine mondiale.

“È evidente che l’ostacolo supremo a questo disegno è la persistenza della democrazia, la sua capacità di essere forma e regola, istituzione e metodo, ma anche morale pubblica, spirito civico, aspirazione universale – spiega Mauro. “L’attacco di Putin è direttamente alla sua sostanza, al nucleo della sua natura e della sua essenza: cioè il principio liberale, nell’obiettivo di separare la forma e l’espressione della democrazia dai valori del liberalismo, riducendola a un guscio vuoto, disarticolato e inerte”. E conclude: “Per noi occidentali rimane solo un dubbio: abbiamo le energie, le risorse, la forza, la coscienza e l’autonomia per difendere il nostro modello di vita, i nostri valori e la nostra civiltà dalla sfida culturale che cammina davanti ai blindati di Putin e in realtà li guida?”.