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Violenza contro le donne, Mattarella: “Numeri allarmanti”

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Nei primi sei mesi del 2024, gli atti persecutori sono aumentati del 6%, mentre i maltrattamenti contro familiari e conviventi sono cresciuti del 15%. In entrambi i casi, le vittime sono soprattutto donne, rispettivamente il 74% e l’81%. In aumento anche le violenze sessuali, salite dell’8%, che nel 91% dei casi sono perpetrati nei confronti di donne, di cui il 28% minorenni e il 77% italiane.

È quanto emerge dal report del Servizio analisi criminale della Direzione centrale polizia criminale diffuso in occasione della Giornata contro la violenza sulle donne e riportato da Ansa.

Secondo il rapporto dell’Ufficio di Vienna delle Nazioni Unite contro la droga e il crimine (Unodc) e l’organizzazione newyorkese UN Women, che ha analizzato i dati di 107 paesi, sono almeno 85.000 le donne in tutto il mondo uccise intenzionalmente nel 2023. 140 ogni giorno o una ogni 10 minuti.

Si tratta di un fenomeno che colpisce tutte le nazioni, tutte le categorie sociali e tutte le fasce di età. Inoltre, nelle regioni in cui sono presenti dati a sufficienza per individuare una tendenza, il tasso di femminicidi è rimasto stabile o è diminuito solo leggermente dal 2010. Lo studio dimostra quindi come la violenza contro le donne sia “radicata nelle pratiche e nelle norme”, scrive l’Agi.

“La violenza contro le donne presenta numeri allarmanti. È un comportamento che non trova giustificazioni, radicato in disuguaglianze, stereotipi di genere e culture che tollerano o minimizzano gli abusi, che si verificano spesso anche in ambito familiare”, ha affermato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ricordando la Convenzione di Istanbul, “il primo strumento giuridicamente vincolante ad aver riconosciuto la violenza di genere come una violazione dei diritti umani”.

“Quanto fatto finora non è, tuttavia, sufficiente a salvaguardare le donne, anche giovanissime, che continuano a vedere i loro diritti violati. È un’emergenza che continua. Si tratta di madri, sorelle, figlie, persone con sogni e progetti che vedono violato il diritto di poter vivere una vita libera e dignitosa, donne che lottano per la propria indipendenza, per poter scegliere il proprio destino”, ha dichiarato.

Continuando: “Occorrono azioni concrete. È fondamentale continuare a lavorare per eradicare i pregiudizi e gli atteggiamenti discriminatori che rendono ancora oggi le donne più deboli nella società, nel lavoro e nella famiglia. Le istituzioni, le forze della società civile devono sostenere le donne nella denuncia di qualsiasi forma di sopruso, offrendo protezione e adeguato supporto. È un valore per l’intera società far sì che siano pienamente garantiti i diritti umani dell’universo femminile”, riporta Ansa.

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