
Sostegni alle piccole e medie imprese agricole specializzate nell’allevamento di bovini da latte o a duplice attitudine, destinati a interventi strutturali, all’introduzione di processi automatizzati e al miglioramento del benessere animale, nonché all’acquisto di macchinari e attrezzature.
È il bando emanato dalla Regione autonoma Friuli Venezia Giulia che s’inserisce nel “Programma valore agricoltura” pensato per potenziare la competitività, la redditività e la sostenibilità ambientale delle imprese agricole, singole o associate, attraverso investimenti mirati e diretti a favorire l’innovazione produttiva e tecnologica, la transizione energetica, il miglioramento della qualità delle condizioni di lavoro e la multifunzionalità dell’attività agricola.
I beneficiari degli aiuti devono essere pmi (piccole medie imprese) con unità operativa in regione, iscritte nel registro delle imprese della Camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura, che possiedono, alla data del 31 marzo 2025 un numero minimo di vacche da latte o a duplice attitudine di età superiore a 24 mesi, registrate nella Bdn:
– almeno pari a 30 nel caso in cui l’unità operativa sia localizzata in zona montana;
– almeno pari a 100 nel caso in cui l’unità operativa sia localizzata in zona non montana.
Sono considerate ammissibili le spese fatturate e sostenute dopo la presentazione della domanda di contributo (ad eccezione dei costi di progettazione che possono essere anche antecedenti) relative a:
- acquisto, costruzione, ristrutturazione e ampliamento di beni immobili;
- acquisto di macchinari, impianti e attrezzature;
- spese tecniche.
La spesa minima ammissibile per singola domanda di contributo è pari ad euro 50mila euro.
I contributi sono concessi secondo l’ordine cronologico di presentazione delle domande (procedura a sportello) e nella misura del 60 per cento se giovani agricoltori e del 50 per cento negli altri casi. I contributi possono essere cumulati, per le stesse spese ammissibili, con i finanziamenti previsti dalla legge regionale 20 novembre 1982, n. 80 (Istituzione del fondo di rotazione regionale per interventi nel settore agricolo). Il contributo non può superare l’importo di 600mila euro per singola domanda, anche nel caso di cumulo.
Si evidenzia che è previsto un vincolo di destinazione di tre anni per i beni immobili e di due anni per i beni mobili.
Le domande di aiuto possono essere presentate fino al 30 settembre 2025 tramite pec. È ammessa un’unica domanda di contributo per impresa.
UNSIC – Unione Nazionale Sindacale Imprenditori e Coltivatori
