UNSIC – Unione Nazionale Sindacale Imprenditori e Coltivatori
Cantina di Venosa si conferma come ambasciatrice d’eccellenza del vino lucano a livello internazionale, conquistando prestigiosi riconoscimenti al 23esimo Concorso enologico internazionale Città del vino. Alla cerimonia di premiazione che si è svolta in Campidoglio, a Roma, ha partecipato il presidente Francesco Perillo e il consigliere Vincenzo Murante, mentre per l’amministrazione lucana era presente il sindaco Francesco Mollica.
Con risultati di assoluto rilievo, l’azienda ha ottenuto la Gran medaglia d’oro, il massimo riconoscimento della giuria, per il Carato Venusio Docg 2017. A questo si aggiungono la Medaglia d’oro per il Gesualdo Dop 2020 e la Medaglia d’argento per il Verbo Dop 2021. Tre etichette che rappresentano l’essenza dell’Aglianico del Vulture, vitigno simbolo della Basilicata, riflesso della forza e autenticità del territorio.
I tre vini premiati si sono inoltre affermati nella speciale classifica dei Vini vulcanici, confermando la distintiva identità del terroir vulcanico da cui provengono.
“Cantina di Venosa continua a scrivere la sua storia fatta di qualità, identità e innovazione, mantenendo saldo il legame con le proprie radici e un territorio da sempre vocato alla viticoltura – ha affermato il presidente Perillo. “Un ringraziamento sincero all’amministrazione comunale di Venosa, che, con la partecipazione del Sindaco Mollica alla cerimonia, ha rafforzato il legame tra il territorio e le sue eccellenze”.
Cantina di Venosa è una delle realtà vinicole più prestigiose del Mezzogiorno d’Italia. Fondata nel 1957 da 27 soci promotori, oggi riunisce circa 350 viticoltori, con una superficie vitata di oltre 800 ettari, per lo più situati nel Comune di Venosa, cuore pulsante della produzione di Aglianico del Vulture. Questa città, posta nella parte settentrionale della Basilicata, è da sempre vocata alla viticoltura e rappresenta un punto di riferimento per la valorizzazione del territorio e delle sue eccellenze enologiche.
