
Un’alleanza strategica per sostenere la crescita economica e stimolare la competitività dei Paesi europei, il Mercosur e il Messico, con un aumento del 50% delle esportazioni agroalimentari. È la proposta della Commissione Eu al Consiglio per la conclusione dell’accordo di partenariato Ue-Mercosur (Empa) e dell’accordo globale modernizzato Ue-Messico (Mga).
I due accordi con i Paesi del Mercosur (Argentina, Brasile, Paraguay e Uruguay) e con il Messico rappresentano un’opportunità a sostegno della stabilità delle catene di approvvigionamento, con un impatto positivo soprattutto sul settore agricolo e agroalimentare europeo.
L’intesa di partenariato con il Mercosur è destinata a creare la più grande zona di libero scambio del mondo, aprendo un mercato di oltre 700 milioni di consumatori. Per le imprese europee, questo si traduce in un vantaggio competitivo significativo, grazie all’abbattimento di tariffe elevate che attualmente limitano l’accesso alla regione.
Il settore agroalimentare europeo è uno dei principali beneficiari di questo accordo. Le stime indicano che le esportazioni agroalimentari dell’Ue verso il Mercosur potrebbero crescere di quasi il 50%. Questo risultato sarà possibile grazie alla riduzione di dazi significativi su prodotti chiave, tra cui vino e bevande spiritose (con tariffe attuali fino al 35%), cioccolato (con tariffe attuali del 20%), olio d’oliva (con tariffe attuali del 10%).
Un altro punto fondamentale è la protezione dei prodotti di alta qualità. L’accordo metterà fine alla concorrenza sleale proteggendo 344 Indicazioni geografiche (Ig) dell’Ue, impedendo che prodotti del Mercosur possano imitare e sfruttare la reputazione di eccellenze europee.
Consapevole delle preoccupazioni degli agricoltori europei, sono state previste una serie di misure di protezione per i settori più sensibili. In primo luogo, le importazioni agroalimentari a condizioni preferenziali dal Mercosur saranno strettamente limitate a una frazione minima della produzione Ue; ad esempio, l’1,5% per le carni bovine e l’1,3% per il pollame.
In secondo luogo, sono state stabilite solide garanzie per proteggere i prodotti europei da eventuali aumenti dannosi delle importazioni. La Commissione Eu intende rendere operativo il capitolo sulle salvaguardie bilaterali attraverso un atto giuridico specifico, volto a tutelare i settori agricoli più cruciali e vulnerabili.
Il Messico è un partner commerciale di lunga data per l’Ue e, essendo un Paese importatore netto di prodotti alimentari, rappresenta un mercato di grande potenziale per gli esportatori agricoli europei. L’accordo aggiornato mira a eliminare le residue barriere tariffarie, rendendo i prodotti europei molto più competitivi.
Verranno infatti eliminate tariffe proibitive che attualmente possono raggiungere il 100% su esportazioni europee chiave come formaggio, pollame, carne di maiale, pasta, mele, cioccolato e vino. L’accordo prevede inoltre procedure più semplici e rapide, che ridurranno i costi per gli esportatori. Anche in questo caso, la protezione delle eccellenze è centrale: l’intesa estende la tutela a ben 568 prodotti alimentari e bevande europei di alta qualità (Indicazioni geografiche) dall’imitazione.
Un punto cruciale per entrambi gli accordi è che non modificano in alcun modo i rigorosi requisiti sanitari e fitosanitari dell’Ue. Tutte le norme europee in materia di salute e sicurezza alimentare continueranno ad applicarsi a ogni prodotto presente sul mercato, sia esso di produzione interna o importato. Per garantire ciò, la Commissione sta intensificando i controlli nei Paesi terzi e sul campo. Inoltre, sono in fase di valutazione iniziative per un potenziale allineamento delle norme di produzione relative a pesticidi e benessere degli animali applicabili ai prodotti importati.
A fianco delle misure commerciali, la Commissione ha rafforzato il sostegno diretto agli agricoltori. La Politica agricola comune (Pac) post-2027 prevede un bilancio di almeno 300 miliardi di euro per il sostegno al reddito, mentre una nuova rete di sicurezza per le crisi, con una capacità di 6,3 miliardi di euro, è stata introdotta per salvaguardare gli agricoltori da turbative di mercato e incertezze geopolitiche.
I due accordi dovranno essere approvati separatamente dal Parlamento europeo e dagli Stati membri prima di poter entrare in vigore.
UNSIC – Unione Nazionale Sindacale Imprenditori e Coltivatori
