
Con una dotazione finanziaria di 300mila euro per l’annualità 2025, la Regione Marche promuove un nuovo bando per favorire la ripresa economica dei territori colpiti dal sisma del 2016, sostenendo la creazione di nuovi impianti di “oliva ascolana tenera Dop” e “mela rosa dei Sibillini”, due eccellenze del territorio.
L’obiettivo principale del bando è incrementare le produzioni di qualità nelle aree terremotate, potenziando la redditività delle aziende agricole locali. L’intervento intende supportare gli investimenti aziendali finalizzati a migliorare l’orientamento al mercato e la competitività dell’azienda agricola nel breve e lungo periodo; riorientare la produzione verso prodotti di alta qualità, come l’oliva ascolana del Piceno Dop e la mela rosa dei Sibillini; valorizzare il capitale fondiario attraverso la realizzazione di nuove strutture produttive.
Il bando si rivolge agli imprenditori agricoli, sia in forma singola che associata. Al momento della presentazione della domanda, le imprese devono soddisfare i seguenti requisiti fondamentali:
- essere regolarmente iscritte all’anagrafe delle aziende agricole con un fascicolo aziendale validato;
- possedere una partita iva con codice di attività agricola;
- essere iscritte al registro delle imprese della camera di commercio con un codice Ateco agricolo;
- avere la disponibilità delle superfici agricole su cui si realizzeranno gli impianti per un periodo di almeno otto anni dalla data di scadenza del bando.
Il bando finanzia progetti che riguardano i comparti dell’olivicoltura e della frutticoltura, con un valore di spesa totale pari o superiore a 15mila euro. Gli investimenti ammissibili includono:
- opere di miglioramento fondiario – nuovi impianti di oliveti di oliva ascolana tenera, realizzabili in tutta la zona di produzione della “oliva ascolana del Piceno Dop”;
- nuovi impianti di meleti di mela rosa, con ecotipi iscritti nel Repertorio Regionale della biodiversità vegetale, da realizzare nei territori del Cratere del sisma a un’altitudine superiore a 450 metri sul livello del mare.
Sono incluse anche le spese tecniche collegate agli investimenti, come l’onorario per la progettazione degli interventi (relazioni tecniche ed elaborati progettuali). Queste spese sono ammissibili fino a un massimo dell’8% dell’importo dei lavori ammessi.
L’aiuto viene concesso in conto capitale con un’intensità del 90%. L’importo massimo del contributo, erogato in regime “de minimis” agricolo, non può superare i 50mila euro. È importante sottolineare che una spesa finanziata con questo bando non potrà beneficiare di altri finanziamenti pubblici, per evitare il doppio finanziamento.
Il termine ultimo e perentorio per la presentazione è fissato al 30 ottobre 2025. La domanda dovrà essere completa di tutta la documentazione richiesta dal bando per essere considerata valida.
UNSIC – Unione Nazionale Sindacale Imprenditori e Coltivatori
