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Accordi per l’innovazione 2025: 731 milioni per progetti di ricerca e sviluppo industriale

Con uno stanziamento complessivo di 731 milioni di euro, il ministero delle Imprese e del made in Italy ha ridefinito le procedure per gli Accordi per l’innovazione a sostegno degli interventi di ricerca e sviluppo di rilevante impatto tecnologico realizzati dalle imprese

Le risorse, previste dal decreto ministeriale, sono ripartite in due linee di finanziamento. La prima linea destina 530 milioni di euro per iniziative di ricerca e sviluppo relative alle aree di intervento indicate nell’allegato n. 2, mentre la seconda riserva 201 milioni di euro, indicate nell’allegato n. 3 al decreto, dedicati al comparto manifatturiero e al settore digitale e delle telecomunicazioni.

Possono accedere alle agevolazioni le imprese di qualsiasi dimensione con almeno due bilanci approvati al momento della presentazione della domanda, che esercitano attività industriali, comprese quelle artigiane, i Centri di ricerca e, limitatamente alle aree di intervento dell’allegato n. 3, le imprese di servizi. I soggetti beneficiari possono presentare progetti anche congiuntamente tra loro e con Organismi di ricerca, fino ad un massimo di cinque soggetti co-proponenti.

Il decreto finanzia progetti riguardanti attività di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale finalizzate alla realizzazione di nuovi prodotti, processi o servizi, oppure al notevole miglioramento di quelli già esistenti. Le iniziative agevolabili devono prevedere spese e costi ammissibili compresi tra 5 milioni e 40 milioni di euro, avere una durata tra 18 e 36 mesi ed essere avviati successivamente alla presentazione della domanda di agevolazione.

Le agevolazioni sono concesse nella forma di contributo diretto alla spesa e, su richiesta, del finanziamento agevolato, nei limiti delle intensità massime stabilite. L’intensità di aiuto, calcolata sul totale dei costi e delle spese ammissibili di progetto, è articolata secondo la dimensione del soggetto proponente: 45% cento per le piccole imprese, 35% per le medie imprese e 25% per le grandi imprese.

Il finanziamento agevolato, quando richiesto, è concedibile esclusivamente alle imprese nel limite massimo del 20% del totale dei costi ammissibili di progetto. Per gli Organismi di ricerca, le agevolazioni sono concesse esclusivamente come contributo diretto alla spesa: 50% dei costi ammissibili per attività di ricerca industriale e 25% per sviluppo sperimentale.

Le intensità di aiuto possono essere aumentate di 15 punti percentuali per ciascun soggetto proponente se è soddisfatta almeno una delle seguenti condizioni. La maggiorazione si applica quando il progetto prevede la collaborazione effettiva tra imprese di cui almeno una è una Pmi e nessuna singola impresa sostiene da sola più del 70% dei costi ammissibili. L’incremento è inoltre previsto per progetti interamente realizzati nei territori delle regioni meno sviluppate oppure quando esiste una collaborazione effettiva tra un’impresa e uno o più Organismi di ricerca che sostengono almeno il 10% dei costi ammissibili e hanno il diritto di pubblicare i risultati della propria ricerca.

Il ministero informa che con successivo provvedimento direttoriale saranno definiti i termini di apertura e le modalità per la presentazione delle domande di agevolazioni.

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