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Intervista a Salvatore Tricarico, presidente regionale Lombardia

Salvatore Tricarico, presidente della sede regionale Lombardia è alla guida di una delle strutture territoriali più rilevanti dell’Unsic. L’associazione datoriale opera su un’area estesa, con ben 87 sedi attive che ogni giorno offrono supporto concreto a imprese e cittadini, immersi in un contesto articolato e in continua evoluzione. Con 1.203.138 stranieri censiti, pari al 12 per cento della sua popolazione totale, la Lombardia si conferma una delle regioni italiane più multiculturali e un polo strategico internazionale. Un dato che la posiziona tra le aree con le più elevate quote di rilasci o rinnovi di permessi di soggiorno, insieme a Lazio, Emilia-Romagna e Veneto. Ospita un mosaico di cittadini provenienti da ben 189 Paesi del mondo, con le comunità più numerose rappresentate da Romania (14,2%), Egitto (8,7%) e Marocco (7,3%). Questo fenomeno – come rilevato nell’ultimo censimento Istat – è in continua crescita, con un incremento di 26.969 residenti stranieri rispetto all’anno precedente, delineando il ritratto di una società sempre più complessa e multiforme.

Partiamo dalle origini: quando nasce Unsic Lombardia e qual è la sua attuale diffusione sul territorio?

“Unsic Lombardia è nata nel 2000 e io sono parte di questa realtà fin dall’inizio. La nostra struttura regionale è stata fondata proprio in quell’anno. Oggi abbiamo una presenza capillare, con sedi in quasi tutte le province lombarde. I nostri uffici sono presidi polifunzionali: operano come Caf, patronato Enasc, Caa e offrono servizi alle imprese e ai cittadini, agendo anche come associazioni territoriali”.

Parlando di servizi, quali sono le principali aree di intervento dell’Unsic?

“Proponiamo una gamma di servizi molto ampia per rispondere alle esigenze del territorio. Ci occupiamo di assistenza fiscale e tributaria per le imprese, forniamo consulenza con i nostri Caf e patronati. Recentemente ci siamo espansi anche nel settore immobiliare con Unsicasa, l’associazione che tutela e assiste i proprietari immobiliari nell’acquisto, nella gestione, nella vendita, nella locazione e nell’affitto della proprietà edilizia. Da qualche anno ci siamo poi attivati per rispondere alle necessità operative derivanti dalla gestione aziendale secondo il modello mutualistico. Attraverso Unsicoop, l’associazione di coordinamento, assistenza e promozione delle imprese cooperative di ogni comparto produttivo (agricoltura, pesca, lavoro, edilizia, sociale, ecc.), eroghiamo una molteplicità di servizi per le realtà associate Unsic”.

Milano ha subito una profonda trasformazione economica. Come si adatta l’Unsic a questo nuovo contesto?

È vero, Milano si sta pian piano convertendo da centro prettamente industriale a città di servizi. Questo cambiamento richiede un nostro continuo adattamento per supportare le imprese e i cittadini in questa transizione. Osserviamo anche come i flussi migratori stiano creando nuove opportunità imprenditoriali; un esempio è l’aumento dei parrucchieri di origine egiziana in città, che reinvestono i guadagni ottenuti da altre attività”.

Ha menzionato i flussi migratori. Qual è la visione dell’Unsic sul tema dell’immigrazione e quale ruolo gioca l’associazione nell’integrazione?

“Noi consideriamo l’immigrazione regolare una risorsa, come potenziale, come valore umano per l’Italia, specialmente in un contesto demografico caratterizzato da un basso tasso di natalità e dall’invecchiamento della popolazione. Nelle nostre sedi assistiamo studenti stranieri altamente qualificati, come gli ingegneri del Politecnico di Milano, che possono diventare un ponte fondamentale per le relazioni commerciali con i loro Paesi d’origine. In molte nostre sedi abbiamo personale bilingue o addirittura multilingue, che parla inglese, arabo, cinese. Questo è un vantaggio competitivo enorme: ci permette non solo di assistere gli studenti e gli imprenditori stranieri, ma anche di fare cultura e promuovere attivamente il dialogo e l’integrazione, una missione che per noi è molto importante”.

Guardando al futuro, quali sono le forze su cui Unsic Lombardia punta per la sua crescita?

“La nostra vera forza sono le persone: dipendenti e collaboratori, che hanno voglia di fare e che valgono. Come è emerso anche dal Congresso nazionale di marzo, dobbiamo lavorare ancora di più per ampliare l’offerta dei servizi alle imprese, passando per la valorizzazione delle nostre risorse, riconoscendone il lavoro e le capacità. Questo si può realizzare con la progettazione e il raggiungimento di obiettivi comuni, creando una squadra coesa. Abbiamo ottenuto un importante riconoscimento politico con la nostra presenza nel Cnel. È un’occasione che dobbiamo sfruttare per essere più attivi, ad esempio proponendo nuovi contratti di lavoro e mostrando la forza del nostro movimento”.

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