
Un nuovo traguardo per l’agricoltura del Sud. La Fragola della Basilicata è entrata ufficialmente nel registro europeo delle Indicazioni geografiche protette (Igp). Un risultato che testimonia la qualità e la riconoscibilità delle produzioni agricole italiane.
Il riconoscimento arriva a decorrenza dei 90 giorni dalla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale Europea della domanda di registrazione dell’Indicazione geografica protetta. La domanda di iscrizione è stata accolta positivamente in virtù del forte legame con il territorio che, nel caso della Fragola della Basilicata, risulta particolarmente evidente. Le condizioni ambientali dell’area del Metapontino sono ideali per questa coltivazione di eccellenza. Fattori come il clima mite, la buona esposizione solare e la fertilità dei terreni rendono quest’area particolarmente predisposta alla produzione della fragola.
“Ogni nuovo riconoscimento – ha commentato il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida – rappresenta un passo avanti nella valorizzazione del lavoro dei produttori e nel rafforzamento del legame tra territorio e filiera”.
Esprime soddisfazione per il conseguimento dell’Indicazione geografica protetta anche il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi. “È una giornata storica e un traguardo eccezionale per la nostra agricoltura ha dichiarato. “L’Igp per la Fragola della Basilicata non è solo un marchio di qualità, ma il suggello ufficiale di un lavoro meticoloso e passionale, che parte dalla terra e arriva sulle tavole di consumatori esigenti. Questo riconoscimento premia l’impegno, la dedizione e la professionalità dei nostri produttori che, stagione dopo stagione, garantiscono un prodotto ineguagliabile”.
Il presidente Bardi ha voluto sottolineare come la Fragola della Basilicata sia un frutto distintivo che si caratterizza per il suo sapore naturalmente dolce e fruttato, il colore rosso intenso e brillante e una consistenza che ne assicura la perfetta tenuta. “La nostra fragola, con le sue caratteristiche uniche di dolcezza e consistenza, è un ambasciatore del made in Basilicata nel mondo – spiega Bardi. “L’Igp ci offre ora la possibilità di difendere questa eccellenza dalle contraffazioni e di rafforzare la sua posizione sui mercati nazionali e internazionali, portando maggiore valore e reddito alle nostre aziende agricole”.
Con l’iscrizione della Fragola della Basilicata Igp, l’Italia consolida la sua leadership in Europa, raggiungendo un totale di 896 denominazioni registrate. Il Paese si conferma così ai vertici europei per il numero di prodotti tutelati. Il comparto delle indicazioni geografiche italiane riveste un ruolo cruciale nell’economia nazionale, vantando un valore alla produzione che supera i 20 miliardi di euro. Inoltre, il settore genera oltre 11 miliardi di euro in esportazioni.
UNSIC – Unione Nazionale Sindacale Imprenditori e Coltivatori
