
La manovra economica 2025 continua a essere al centro del dibattito politico, con numerosi emendamenti presentati dai vari partiti che riflettono le diverse identità politiche dei partiti. Fratelli d’Italia conferma la linea dura sui condoni edilizi, mentre la Lega propone un innovativo meccanismo di silenzio-assenso per accelerare le pratiche comunali arretrate, dando sei mesi di tempo per la risposta ai Comuni. Se questa scadenza non viene rispettata, l’immobile si considera automaticamente in regola. Nel frattempo, la Lega ha presentato 67 emendamenti, tra cui la soppressione dell’aumento dell’aliquota sulla cedolare secca degli affitti brevi e proposte riguardanti dividendi e pensioni. Tra le altre proposte identitarie c’è quella di Fratelli d’Italia sulle riserve auree di Bankitalia, considerate patrimonio dello Stato italiano.
Forza Italia, invece, si concentra su temi come casa, compensazione dei crediti, sicurezza e dividendi, mentre Noi Moderati insiste su affitti lunghi e detrazioni per libri scolastici. Civici d’Italia propone di dimezzare la tassa comunale sulla domanda di cittadinanza. Il fronte progressista risponde con un pacchetto unitario ma differenziato: il M5S propone il Reddito di cura, il PD spinge sulla digital tax e sul taglio dei fondi al Ponte sullo Stretto, Italia Viva rilancia la start tax e la riduzione delle risorse per il protocollo Albania. Azione guarda ai giovani con una no tax area fino a 20mila euro per gli under 35, mentre Avs propone due diverse patrimoniali sul modello spagnolo e Cgil.
Il panorama degli emendamenti mostra una maggioranza divisa su molte questioni, con la premier e il ministro Giancarlo Giorgetti chiamati a trovare un accordo per definire la versione finale della manovra. Previsto un vertice di maggioranza nella serata di giovedì 20 novembre 2025.
La discussione sulla manovra economica 2025 entra nel vivo con proposte contrastanti, in cerca di una mediazione. Restano da monitorare le prossime decisioni, soprattutto sul fronte delle sanatorie, tasse e politiche sociali contenute negli emendamenti presentati dai vari partiti.
UNSIC – Unione Nazionale Sindacale Imprenditori e Coltivatori
