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Fondo mobilità: opportunità per le imprese dell’autotrasporto 

Pubblicato in Gazzetta ufficiale il decreto interministeriale che avvia il riparto parziale del Fondo per la strategia di mobilità sostenibile, con uno stanziamento complessivo di 590 milioni di euro destinati al rinnovo del parco veicolare delle imprese di autotrasporto.  La misura copre il periodo 2027-2031 e riguarda le aziende iscritte al Registro elettronico nazionale (Ren) e all’Albo nazionale degli autotrasportatori, configurandosi come un intervento di forte impatto per l’intero comparto.

Secondo quanto previsto, le risorse saranno distribuite anno per anno a partire dal 2027, quando la copertura sarà pari a 100 milioni di euro, con l’obiettivo dichiarato di ridurre l’impatto ambientale dei mezzi commerciali in circolazione.  Il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (Mit) in una nota definisce “una misura senza precedenti per entità delle risorse, frutto dell’impegno assunto dal ministro Salvini con le imprese del settore”.  

Il Fondo punta a sostenere la transizione verso veicoli più moderni ed efficienti, favorendo l’acquisto di mezzi elettrici, ibridi o endotermici di ultima generazione.  L’impostazione dichiarata è quella di un approccio “concreto e non ideologico”, pensato per accompagnare la filiera dell’autotrasporto in un percorso di decarbonizzazione graduale ma strutturale.

Nei prossimi mesi saranno definite le modalità operative che consentiranno alle imprese di presentare i propri programmi di rinnovo della flotta e di accesso agli incentivi.

Apprezzamenti per l’attivazione delle risorse a sostegno del rinnovo del parco trasporto merci arrivano dall’Anfia che ricorda come “la misura, frutto di una proposta congiunta delle associazioni automotive e di quelle autotrasporto presentata nel 2023 come ‘Road map di decarbonizzazione del trasporto pesante’, darà finalmente alle imprese la possibilità di fare una pianificazione degli investimenti. L’auspicio è che l’attuazione possa essere anticipata al 2026, garantendo il pieno rispetto del principio di neutralità tecnologica, riconoscendo il ruolo dei veicoli di ultima generazione alimentati con carburanti rinnovabili come il bioLNG e l’HVO, e – per quel che riguarda i mezzi a zero emissioni – anche nell’inclusione di specifiche fattispecie che ne abilitino e facilitino la diffusione, come il noleggio a lungo termine.  Si auspica, infine, un’integrazione con strumenti che sostengano il consumo di carburanti rinnovabili e i relativi investimenti in beni strumentali sostenibili”.

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