
L’Unsic provinciale di Bari e il patronato Enasc hanno incontrato le donne dell’Aps Araba fenice per costruire insieme percorsi di sostegno concreti alle lavoratrici oncologiche, rafforzando l’impegno sociale del sindacato accanto a chi lavora e a chi vive la fragilità della malattia. L’iniziativa conferma una visione del lavoro che mette al centro la dignità della persona, i diritti e la tutela nei momenti più delicati della vita.
Martedì 16 dicembre, presso l’Irccs Istituto tumori Bari Giovanni Paolo II, si è svolto un momento di ascolto, confronto e orientamento dedicato alle donne dell’Associazione Araba fenice, molte delle quali impegnate a conciliare il percorso oncologico con il lavoro. Un incontro che ha offerto un supporto concreto tra diritti, tutele e burocrazia.
In questo spazio di dialogo sono emerse storie di resilienza, bisogni molto concreti e il desiderio condiviso di costruire percorsi umani e lavorativi più inclusivi, capaci di tenere insieme salute, affetti e occupazione. L’Unsic e il suo patronato hanno messo a disposizione competenze e servizi, mentre le donne dell’Araba fenice hanno portato la forza della loro esperienza e della loro testimonianza.
L’Unsic di Bari e l’Enasc si sono presentati come un punto di consulenza e assistenza gratuita per l’espletamento delle domande e delle pratiche che le lavoratrici oncologiche devono affrontare quotidianamente. Snellire la burocrazia, orientare tra norme e tutele, accompagnare passo dopo passo diventa così una forma concreta di vicinanza sociale.
Accanto al tradizionale ruolo di tutela del lavoro, Unsic rafforza la propria azione come presidio di comunità, pronto a sostenere chi vive un momento di fragilità senza rinunciare al proprio ruolo professionale. Il messaggio lanciato dall’incontro è chiaro: i diritti non si fermano davanti alla malattia e la rete tra associazioni, patronato e sindacato può fare la differenza.
“È stata una giornata che fa bene al cuore – ha raccontato Mary Nardone, presidente Unsic dell’area metropolitana di Bari e direttrice provinciale Enasc di Bari. “Ho avuto il piacere e l’onore di essere accolta, grazie all’iniziativa del presidente Annamaria Baccaro, nel mondo di queste meravigliose donne, esempio di resilienza e coraggio”.

Mary Nardone ha ricordato come il patronato Enasc sia vicino alle donne “nell’unico modo che sa fare, ponendosi come punto di consulenza ed assistenza gratuita per l’espletamento delle domande da inoltrare, aiutandole a snellire la burocrazia che le lavoratrici oncologiche, quotidianamente, devono affrontare». Il suo ringraziamento è andato a tutte le partecipanti «per l’emozione che mi avete dato accogliendomi nella vostra realtà”.
L’Aps Araba Fenice è un’associazione che sostiene le donne durante il loro percorso oncologico, offrendo sostegno emotivo, progetti di formazione e occasioni di volontariato, come il ciclo di incontri “Un sorriso in tazza” realizzato presso l’Istituto tumori Giovanni Paolo II di Bari.
La presidente Annamaria Baccaro ha espresso la sua gratitudine all’Unsic per aver messo a disposizione i servizi del patronato Enasc a favore delle donne dell’associazione. “Questa sinergia, ha sottolineato, rappresenta un tassello importante di un progetto più ampio di comunità solidale, in cui ogni competenza viene messa al servizio delle pazienti-lavoratrici e delle loro famiglie”.
L’incontro tra Unsic ed Enasc con le donne di Araba fenice segna un passo significativo verso una cultura del lavoro che riconosce e tutela la vulnerabilità senza trasformarla in esclusione. Diventa anche un messaggio che parla alle donne, ma che riguarda l’intero mondo del lavoro e la sua capacità di essere davvero umano.
UNSIC – Unione Nazionale Sindacale Imprenditori e Coltivatori

