
La Regione Toscana ha disposto la proroga del bando per “Investimenti produttivi agricoli per la competitività delle aziende agricole – irriguo aziendale”, intervento del Csr Feasr 2023-2027. La scadenza della presentazione delle domande slitta così al 30 gennaio 2026.
Il bando dispone di una dotazione finanziaria pari a 17 milioni 300mila euro, con possibilità di ulteriori integrazioni da parte della giunta regionale. È inoltre previsto un anticipo fino al 50% del contributo concesso, secondo le modalità indicate nel testo del bando.
Possono presentare domanda gli imprenditori agricoli, singoli o associati, esclusi coloro che svolgono esclusivamente attività di selvicoltura e acquacoltura. Sono ammesse le aziende che esercitano coltivazione del fondo, selvicoltura, allevamento di animali e attività connesse in possesso di una delle seguenti qualifiche professionali.
I beneficiari possono essere:
- imprenditori agricoli professionali (Iap) iscritti, anche provvisoriamente, nell’anagrafe regionale;
- Iap riconosciuti da altre Regioni o Province autonome;
- soggetti equiparati a Iap (aziende di enti pubblici che svolgono esclusivamente attività agricole);
- coltivatori diretti iscritti nella gestione previdenziale agricola Inps.
Non è prevista alcuna soglia minima di dimensione aziendale in termini di produzione standard, quindi anche le piccole imprese possono accedere al sostegno.
Il bando concede contributi in conto capitale per investimenti irrigui adeguatamente dimensionati rispetto alle esigenze dell’azienda beneficiaria. Gli interventi devono perseguire l’obiettivo di migliorare la disponibilità e l’efficienza nell’uso dell’acqua in azienda, anche attraverso nuove infrastrutture e sistemi tecnologici.
Le intensità di aiuto previste sono:
- contribuzione base – 65% della spesa ammissibile
- giovane agricoltore – 80%
- piccola azienda agricola – 85% per investimenti specifici su invasi, vasche e serbatoi nelle aree indicate (intero territorio regionale o isole, secondo tipologia).
L’importo massimo del contributo per singola domanda è di 350mila euro, con un massimale complessivo di 1 milione di euro per beneficiario sull’intero periodo di programmazione per l’intervento SRD01. Non sono ammesse domande con un contributo richiesto inferiore a 15mila euro.
Gli investimenti ammissibili riguardano sia opere materiali sia spese generali e software strettamente collegati alla gestione dell’irrigazione. Il sostegno copre l’intero ciclo dell’acqua aziendale: dalla raccolta allo stoccaggio, dalla distribuzione alla misurazione e automazione.
La domanda deve essere presentata tramite la piattaforma Artea utilizzando la modulistica dedicata e allegando il “Progetto di investimento e/o Piano aziendale” secondo lo schema approvato.
UNSIC – Unione Nazionale Sindacale Imprenditori e Coltivatori

