venerdì , Dicembre 5 2025
Home / Comunicazione / Agricoltura, Pesca & Ambiente / Agricoltura del futuro: pubblicato il genoma completo di due storiche varietà italiane di olivo

Agricoltura del futuro: pubblicato il genoma completo di due storiche varietà italiane di olivo

Un importante traguardo per la ricerca agrigenomica italiana: per la prima volta è stato completato e pubblicato il sequenziamento completo del Dna delle cultivar di olivo “Frantoio” e “Leccino”, due tra le più importanti e diffuse varietà italiane. L’annuncio arriva da un team internazionale che coinvolge l’Istituto di produzioni vegetali della Scuola superiore Sant’Anna di Pisa, la King Abdullah University of Science & Technology (Arabia Saudita) e l’Arizona Genomics Institute (Usa), con lo studio pubblicato sulla rivista Scientific Data del gruppo Springer-Nature.

La varietà Frantoio entra nella storia scientifica come la prima ad essere oggetto di un sequenziamento genomico completo a livello globale. Per Leccino, invece, i dati ora resi pubblici rappresentano il più ampio e dettagliato set di informazioni genetiche disponibile, migliorando significativamente la comprensione rispetto a studi precedenti condotti da istituzioni estere.

Lo studio offre un’analisi comparativa inedita tra le due cultivar, particolarmente rilevanti per le loro risposte diversificate a stress ambientali come siccità e salinità. La mappatura dettagliata dei genomi apre nuove prospettive per il miglioramento delle piante, la loro conservazione e la selezione di varietà più resistenti, soprattutto in un contesto di cambiamenti climatici sempre più evidenti.

Nonostante l’elevato valore culturale, economico e ambientale dell’olivo, la ricerca sul suo genoma ha subito un ritardo sorprendente rispetto ad altri alberi da frutto. Questo studio colma una lacuna storica, restituendo visibilità scientifica alle cultivar italiane e rilanciando il ruolo della genetica come strumento strategico per la valorizzazione dell’agricoltura nazionale.

“Il problema è sempre stato la produzione di sequenze genomiche lunghe e di alta qualità, prerequisito fondamentale per assemblare con precisione genomi complessi come quelli dell’olivo – spiega Luca Sebastiani, professore ordinario di Arboricoltura generale e coltivazione arboree presso la Scuola superiore Sant’Anna e coordinatore dello studio. “Questo studio dettagliato ci permetterà di capire in modo più approfondito l’evoluzione dell’olivo, di comprenderne il processo di domesticazione e di accelerare i programmi di miglioramento genetico. L’obiettivo? Sviluppare varietà più tolleranti agli stress ambientali, resistenti alle malattie e in grado di avere più qualità e quantità di frutti. Tutto questo potrà garantire un futuro più solido alla coltivazione di questa specie che è un simbolo della nostra terra e della nostra cultura”.

Il progetto è stato condotto da un team guidato da Luca Sebastiani e Andrea Zuccolo, con la partecipazione delle ricercatrici Iqra Sarfraz e Alessandra Francini, rispettivamente PhD student e ricercatrice presso l’Istituto di produzioni vegetali. Hanno inoltre collaborato Mirko Celii della KAUST e Rod A. Wing dell’Arizona Genomics Institute.

Il lavoro è stato finanziato grazie al Centro nazionale Agritech, nell’ambito del Pnrr, attraverso fondi europei per la ricerca su innovazione e sostenibilità.

Check Also

bioeconomia

La Commissione Ue presenta la nuova strategia per una bioeconomia competitiva e sostenibile

La Commissione europea ha adottato una nuova strategia per la bioeconomia, che punta a fare …