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Aiuti quater, l’opposizione fa fronte comune contro le trivelle

È atteso il 9 gennaio alla Camera il decreto Aiuti quater, che stanzia 9,1 miliardi per il caroenergia e sblocca i permessi di trivellazione, autorizzando nuove estrazioni tra le 9 e le 12 miglia dalla costa. Mentre il Terzo Polo rimane in disparte, il resto dell’opposizione fa fronte comune contro le trivelle.

In totale l’asse Pd, 5 Stelle e Verdi-Sinistra ha presentato in commissione Bilancio alla Camera 180 emendamenti contrari alla norma per le nuove concessioni. In uno di questi i dem scrivono: “Le attività di ricerca e coltivazione di giacimenti di idrocarburi rappresentano nel loro complesso un potenziale rischio per l’intero ecosistema marino del Mediterraneo tali da richiedere un’attenta valutazione prima di avviare nuove procedure autorizzative”, riporta Repubblica. Pur essendo contrario a nuove concessioni, il Pd resta disponibile all’efficientamento delle coltivazioni sospese-improduttive.

Più dura la linea dei pentastellati che chiedono lo stop ai permessi per far ripartire le estrazioni nell’Alto Adriatico, ad esclusione della zona di Venezia. Mariolina Castellone, vicepresidente Cinquestelle del Senato, si dice preoccupata “per gli ultimi provvedimenti del governo a favore delle trivelle e degli inceneritori e per il ruolo sempre più marginale della transizione ecologica”.

Marco Grimaldi, capogruppo di Alleanza Verdi-Sinistra in commissione Bilancio della Camera ha sottolineato gli ultimi dati dell’emergenza climatica: “Caldo anomalo a Capodanno in tutta Italia, punte di 20 gradi al Sud e nelle Isole, le mimose fioriscono tre mesi prima e lo Zero termico oggi sta oltre i 3mila metri: in questo quadro il Governo Meloni che fa? Ci incatena all’era fossile”, riporta il Corriere.  
I Verdi-Sinistra chiedono anche l’aumento dei canoni annuali per i permessi di prospezione, ricerca, coltivazione e stoccaggio, così da recuperare risorse che possano essere investite in aiuti alle famiglie e alle imprese.

Ancora una volta, quindi, le risposte dell’opposizione restano diverse. Il governo d’altronde non vuole fare passi indietro sulla norma. Il 17 gennaio scade la conversione in Parlamento del decreto Aiuti quater e i tempi sono stretti. Non è ancora chiaro se verrà chiesta la fiducia, ma in base a quanto riportato dalla Repubblica, una fonte ha dichiarato che “tutto dipende dall’atteggiamento delle opposizioni”, in caso di ostruzionismo la fiducia sarebbe l’unica via.

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