
Dal riciclo delle trebbie derivanti dalla lavorazione della birra (Bsg) alla produzione di bioplastiche green di alta qualità. È il progetto Life Restart del Birrificio Messina cofinanziato al 60% dall’Unione europea nell’ambito del Programma Life. Un esempio virtuoso di come l’industria possa evolvere, trasformando gli scarti in opportunità; di come l’innovazione e la visione green possano trasformare radicalmente la gestione dei rifiuti e la produzione di materiali. Non solo riduce l’inquinamento da plastica e promuove un’economia più verde, ma sta anche contribuendo attivamente alla rigenerazione socio-economica di una regione, gettando le basi per un futuro più sostenibile e resiliente.
Avviato ad ottobre 2022 con un budget di 2,95 milioni di euro, il progetto triennale Life Restart vedrà la sua conclusione a dicembre 2025 con la produzione di un fatturato stimato di 2 milioni di euro entro cinque anni. Rappresenta una delle iniziative più promettenti nel panorama dell’economia circolare europea prefiggendosi un obiettivo ambizioso, ovvero quello di trasformare gli scarti dell’industria birraria in bioplastiche ad alte prestazioni: da prodotto a basso/zero valore a fattore di produzione per biopolimeri di qualità, verdi, biodegradabili, riciclabili e di interesse industriale. Non solo industria sostenibile ma anche economia sociale.
Life Restart segue un approccio community based con un modello di business che consentirà l’inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati e la generazione di risorse economiche da investire in azioni per lo sviluppo sostenibile di Roccavaldina, comune rurale in provincia di Messina che ospita il polo per la produzione di bioplastiche. L’impianto di produzione trasforma un’ex fabbrica abbandonata in un polo per lo sviluppo locale, coinvolgendo ricercatori e professionisti per rivitalizzare il territorio. Con un approccio integrato orientato alla promozione del territorio, il progetto punta inoltre a contrastare i fenomeni di marginalizzazione e di spopolamento che connotano le aree interne, creando per esse nuove opportunità.
La produzione di birra genera una notevole quantità di sottoprodotti, tra cui il grano esausto della birra (Bsg) che costituisce ben l’85% del totale degli scarti. Ogni anno, in Europa, si producono oltre 6,4 milioni di tonnellate di Bsg, con una media di oltre 20 chilogrammi per ogni ettolitro di birra. Le soluzioni tradizionali, come la consegna agli allevatori (spesso con rendimenti minimi o problematiche sanitarie emergenti) o lo smaltimento in discarica, trasformano un potenziale fattore produttivo in un costo elevato e un impatto ambientale significativo. Le bioplastiche prodotte dal grano esausto offrono diverse potenziali applicazioni in settori come l’automotive, le calzature, l’edilizia e i giocattoli oltre alla realizzazione di prototipi di manufatti biodegradabili pronti per il mercato, come contenitori alimentari, capsule da caffè e vasi.
Le finalità del progetto si muovono su due fronti principali: l’innovazione ambientale e l’impatto economico e sociale. Life Restart porterà alla sostituzione di 300 tonnellate di plastiche a base fossile con bioplastiche più sostenibili. Recupererà e riutilizzerà il 75% delle trebbie di birra per la produzione di nuovi biopolimeri. Reutilizzerà il 75% delle acque reflue dei birrifici attraverso la pre-essiccazione del Bsg. Ridurrà il 15% del consumo di polimeri a base fossile già utilizzati dai partner per gli imballaggi. Diminuirà del 35% il consumo di biopolimeri vergini e la domanda di risorse naturali pure.
Il progetto mira inoltre a creare sette nuovi posti di lavoro green e qualificati, di cui due specificamente per persone in situazione di svantaggio socio-economico. Life Restart non è solo un progetto pilota. Entro tre anni dalla conclusione del progetto, si prevede la realizzazione di almeno altri quattro impianti di produzione delle nuove bioplastiche nell’Ue, creando 35 nuovi posti di lavoro e promuovendo la replicabilità del processo in altri territori oltre a quello siciliano.
Il Birrificio Messina è un partner chiave di Life Restart. Questa azienda è nata nel 2013 da un’operazione di acquisizione da parte di quindici ex lavoratori rimasti inoccupati dopo la chiusura dello storico stabilimento della città di Messina. La cooperativa “Birrificio Messina”, supportata dalla Fondazione di Comunità di Messina onlus, ha beneficiato di un complesso processo di funding che ha raccolto nel 2015 circa 5,5 mln di euro necessari per la realizzazione degli investimenti finalizzati all’avvio dell’attività produttiva. I fondi sono frutto della partecipazione della cittadinanza e dei movimenti civili organizzati, oltre che di un team di partner finanziari e soci sovventori, appartenenti al settore no profit ma anche al tradizionale mercato del credito.
UNSIC – Unione Nazionale Sindacale Imprenditori e Coltivatori
