Con la firma del nuovo Regolamento sulla revisione del regime delle Indicazioni geografiche, parte ufficialmente il conto alla rovescia per mettere a disposizione degli agricoltori e produttori di Dop e Igp strumenti per rendere le loro imprese e produzioni più competitive e tutelate. È infatti prevista entro la fine di aprile la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale e, venti giorni dopo, la definitiva entrata in vigore.
“Trent’anni di investimenti e riforme delle nostre politiche agricole – sottolinea Paolo De Castro, relatore per l’Eurocamera del nuovo testo unico sulla qualità europea, nonché presidente del Comitato scientifico di Nomisma – hanno portato alla creazione di una vera politica di qualità, decisiva nel rendere la nostra filiera agro-alimentare ineguagliabile al mondo in termini di qualità del cibo e sostenibilità dei processi di produzione, anche grazie a un modello unico di tutela, gestione e promozione di tanti prodotti sinonimo di eccellenza, unicità e legame con il territorio. Ma questa riforma non può rappresentare un punto di arrivo, ma l’inizio di una nuova fase di sviluppo delle filiere Dop e Igp: esistono infatti potenziali di crescita enormi se i nostri produttori di qualità sapranno sfruttare al meglio quanto tracciato con questo Regolamento”.
Nel frattempo sono già state avviate le prime riflessioni sulla creazione di un piano d’azione europeo per le Indicazioni geografiche, sulla scorta di quanto fatto con il settore biologico, che potrà ulteriormente supportare e consolidare un patrimonio non de-localizzabile e che coinvolge milioni di operatori a livello europeo.