
“Esprimo soddisfazione per l’insediamento di Demeter Italia nel nostro territorio, storicamente a vocazione agricola, con l’auspicio di tessere relazioni significative e feconde con questa realtà garante da 100 anni di un modo sostenibile di praticare l’agricoltura”, ha dichiarato Cristina Valenti, assessore all’Ambiente del Comune di Sorbolo Mezzani (Parma), durante l’inaugurazione della nuova sede di Demeter Italia.
“Demeter, infatti, attraverso l’approccio biodinamico, interpreta l’agricoltura come un contesto fatto di ecologia, rispetto del paesaggio e cultura: si tratta di temi che anche l’Amministrazione considera prioritari all’interno del proprio mandato e ciò rappresenta una importante premessa per un confronto stimolante con il gruppo di lavoro Demeter”, ha continuato.
L’evento, tenutosi lo scorso 10 dicembre, ha riunito le autorità locali, il consiglio di amministrazione di Demeter Italia e la Comunità biodinamica dell’Emilia-Romagna, ed è stata l’occasione per presentare l’attività dell’associazione di tutela ed ente certificatore dei prodotti dell’agricoltura biodinamica al territorio.
“Demeter Italia sta crescendo e, dopo 38 anni di attività a Parma, – ha dichiarato il direttore Giovani Buccheri presentando l’associazione e il consiglio – l’associazione apre ufficialmente la sua sede qui a Sorbolo Mezzani. Questo spazio rappresenta un passo importante per tutti gli agricoltori e i trasformatori biodinamici certificati. Siamo dunque molto felici di avere qui con noi l’assessore Valenti, il comandante dei carabinieri Marco Marzo e don Aldino Arcari, che rappresentano la bella comunità che ci ha accolto”.
“La nostra è un’associazione di agricoltori – ha spiegato il presidente di Demeter Italia, Enrico Amico. – “Lavoriamo per tutelare la qualità dei prodotti dell’agricoltura biodinamica, che proprio quest’anno festeggia i suoi primi 100 anni. Non è dunque un caso che, proprio nel 2024, Demeter Italia abbia trovato una nuova sede, un importante traguardo per tutti i produttori”.
“L’associazione, che nasce a Parma nel 1986, è cresciuta nel corso degli anni, non solo nella sua attività, ma anche nel suo staff: qui la maggioranza sono donne e le quote non sono rosa ma azzurre. La squadra che lavora per l’associazione ben rappresenta anche il senso che ha la biodinamica, quello di creare un elemento sociale coeso. – Continuando – “Cerchiamo di essere attenti non solo alla qualità delle produzioni ma anche al sociale, a quello che poi, da agricoltori, possiamo dare attraverso le nostre aziende ai consumatori. Questa sede pulserà di molte attività per creare legami con il territorio, per realizzare iniziative con altre realtà e associazioni, con chi in qualche modo vive con noi questa passione per l’ambiente, l’agricoltura sana e sociale. Questo appuntamento inaugurale è dunque solo un punto di partenza per molte altre iniziative”.
Giovanni Drei, coordinatore della Comunità biodinamica dell’Emilia-Romagna, che punta a rafforzare le produzioni, le relazioni, la conoscenza delle pratiche agricole e a presentarsi come realtà di promozione culturale, ha aggiunto: “Questo primo anno di attività della Comunità promossa da Demeter è stata importante per rafforzare i legami, scambiarci visioni, realizzare progetti comuni. Uno dei temi su cui lavoriamo è quello di trasmettere alle giovani generazioni un modo di coltivare estremamente moderno, che in un’epoca di cambiamenti climatici così forti è un’alternativa, un’autentica ancora di salvezza. Quello biodinamico non è certo un metodo facile, ma oggi come oggi in agricoltura non c’è nulla di facile né in convenzionale, né in biologico. Negli anni molti di noi sono però riusciti a creare sistemi resilienti, capaci di resistere meglio agli scossoni, alle situazioni più critiche. Per il futuro l’ambizione è di coinvolgere altre aziende, di sviluppare anche la nostra formazione con nuovi corsi, nuove idee che possono arrivare da tutta Italia, collaborare con altre comunità”.
Ad oggi, l’associazione raccoglie circa un migliaio di aziende. Tra queste sono 55 le aziende certificate Demeter in Emilia-Romagna, cui si aggiungono 22 realtà in conversione all’agricoltura biodinamica, che stanno seguendo l’iter per la certificazione. Le province con il maggior numero di produttori biodinamici certificati sono: Forlì-Cesena (14), Bologna (11), Modena (9) e Reggio Emilia (6).
UNSIC – Unione Nazionale Sindacale Imprenditori e Coltivatori
