Nel 2022 il comparto agricolo italiano si è attestato su un valore aggiunto di 38,4 miliardi di euro, che tra i 27 paesi europei è secondo solo alla Francia (43,5 miliardi). Inoltre, con 72,4 miliardi e una crescita del 18,2 per cento rispetto al 2021, l’Italia è al terzo posto per valore della produzione agricola, dopo la Francia, che mantiene il primato nella UE-27 con 96,6 miliardi di euro e una crescita del 17,2, e la Germania con 74,4 miliardi e un più 25,7 per cento.
In tal senso il florovivaismo si conferma un settore in forte crescita. Con 200.000 addetti, 24.000 imprese, 30.000 ettari di terreno coltivato e un export di oltre 900 milioni di euro per i prodotti orto-florovivaistici italiani. Nel 2022 il comparto ha registrato un incremento del fatturato di circa 3 miliardi di euro, pari al 15 per cento dell’intera produzione dell’Europa comunitaria e costituisce uno dei punti di forza di molti progetti attutativi del Pnrr.
Allo stesso tempo, però, da più parti si chiedono interventi strutturali e di lungo periodo che facilitino la transizione energetica verso risorse rinnovabili per tutta la filiera del verde. La necessità degli interventi è stata ribadita più volte anche durante la conferenza stampa di presentazione della 72esima edizione di Flormart – The Green Italy, salone di riferimento per florovivaismo, verde e paesaggio, in programma dal 20 al 22 settembre a Padova.
“Lo scenario in cui abbiamo vissuto negli ultimi anni – ha commentato Antonio Cellie, amministratore delegato Fiere di Parma – ha portato ad accelerare un processo di fatto già in essere, che avanzava da tempo sottotraccia: la riscoperta di quanto sia importante abitare in luoghi che ci facciano stare bene. L’Italia è storicamente il paese del bon vivre e nella ‘Green Italy’ che raccontiamo in fiera sarà sempre più necessario (oltreché sentito sul piano civile) rinnovare l’approccio strategico e culturale verso questo tema. Il ripensamento degli spazi urbani, il landscape design e la valorizzazione del verde come luogo di aggregazione e benessere sono argomenti chiave e che oggi chiedono a gran voce spazio all’interno dell’agenda pubblica”.
Richieste che sono state accolte dal Governo. Come ha spiegato Patrizio Giacomo La Pietra, sottosegretario per l’Agricoltura, la Sovranità alimentare e le Foreste, intervenuto alla conferenza presso il Masaf, proprio in queste ore è al vaglio del Consiglio dei ministri la proposta di un nuovo disegno di legge con delega al florovivaismo.
L’obiettivo del Ddl è “la realizzazione di una legge quadro nazionale che sia di riferimento per il settore – ha dichiarato il sottosegretario. – “Vogliamo mettere a sistema l’intero comparto, creando un coordinamento nazionale in grado di individuare le misure di indirizzo per la filiera florovivaistica. Le sfide che ci attendono vanno affrontate insieme, istituzioni pubbliche e privati, perché solo non agendo in ordine sparso si potrà rendere sempre più forte e competitivo il nostro florovivaismo”.
In quest’ottica, “il sistema florovivaistico, – ha ricordato Nada Forbici, presidente Assofloro – ha bisogno di Una fiera forte che lo rappresenti” come appunto Flormart, evitando una frammentazione che invece farebbe bene né al settore né alle varie fiere stesse.
Tra gli altri relatori dell’evento anche Sabrina Diamanti, presidente Conaf e consigliere Rpt, Mario Faro, Jean Marc Orecchioni, vicepresidente Anve e, in rappresentanza di Avi Francesco Ferrini, presidente del Distretto vivaistico. Quest’ultimo, in particolare, ha ricordato come “gli alberi sono l’unico sistema che ci consente di mitigare e al contempo adattarci ai cambiamenti climatici”.