
L’Abruzzo si afferma come uno dei territori più dinamici del Paese nel settore agricolo, con risultati che superano in modo significativo le medie nazionali. I dati ufficiali per l’anno 2024, diffusi dall’Osservatorio statistico Inps “Mondo agricolo”, confermano questa tendenza positiva, secondo quanto dichiarato dal vicepresidente e assessore all’Agricoltura della Regione Abruzzo, Emanuele Imprudente in sede di Giunta regionale.
“L’Abruzzo è oggi una delle realtà agricole più dinamiche del paese”, ha sottolineato Imprudente, aggiungendo che i numeri confermano ciò che la Regione sta costruendo con determinazione, ovvero la crescita agricola italiana.
I risultati dell’Abruzzo si discostano dall’andamento nazionale. In particolare, l’Abruzzo registra una crescita del +5,2% delle aziende che occupano operai agricoli dipendenti. Questo dato si pone in netta controtendenza rispetto al dato nazionale, che segna invece un calo dell’1,1%.
L’incremento non riguarda solo le aziende, ma anche i lavoratori stessi: l’aumento degli operai agricoli dipendenti in Abruzzo è pari al +3,9%, un valore superiore al +2,4% registrato a livello nazionale.
“Questi dati ci dicono che l’Abruzzo dimostra di avere una forza in più nella capacità delle imprese agricole di creare occupazione – continua l’assessore. “La nostra agricoltura dimostra di essere competitiva, innovativa e orientata alla qualità”.
Un altro elemento distintivo, e fortemente simbolico, evidenziato dal vicepresidente Imprudente è il ruolo delle donne nel settore. L’incidenza del lavoro femminile agricolo autonomo in Abruzzo è pari al 41,8%. Questo valore è significativamente superiore alla media italiana, che si attesta al 32%. Imprudente ha rimarcato che l’agricoltura abruzzese è anche una storia di donne, dove le imprenditrici fanno vivere la terra, innovano ed esportano qualità nel mondo.
Per quanto riguarda gli altri indicatori relativi ai lavoratori agricoli autonomi e alle aziende agricole autonome, l’Abruzzo mantiene un andamento in linea con la media nazionale.
Il successo non è casuale, ma deriva da un lavoro comune tra imprese, comunità rurali, associazioni di categoria e istituzioni. L’assessore sottolinea la rilevanza della difesa e del rafforzamento delle filiere strategiche regionali: “Stiamo difendendo e rafforzando le nostre eccellenze: i nostri vini, i nostri oli, la zootecnia, il biologico, l’orticolo, le tipicità. Non parliamo soltanto di agricoltura, parliamo dell’identità stessa dell’Abruzzo. Quando sosteniamo la nostra terra, difendiamo lavoro, paesaggi, turismo, salute, qualità della vita”.
In chiusura del suo intervento afferma: “La nostra missione resta chiara: più giovani in agricoltura, più innovazione, più trasformazione agroalimentare, più valore aggiunto ai prodotti abruzzesi. L’Abruzzo agricolo ha dimostrato che non è un settore solo da proteggere, ma una realtà da spingere perché forte”.
UNSIC – Unione Nazionale Sindacale Imprenditori e Coltivatori
