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“Investiamo su qualità, innovazione, nuove generazioni”. Sono le parole di Alessio Mammì assessore regionale all’Agricoltura dell’Emilia Romagna per commentare i sei nuovi bandi del Programma di sviluppo rurale (Psr), di cui tre già adottati (biologico, misure agroambientali e giovani) e altri tre in via di approvazione da parte della Giunta regionale: lotta ai gas serra, sostegno all’innovazione e forestazione.
“Lo sviluppo del bio è un tassello di un più ampio disegno strategico per un’agricoltura amica dell’ambiente e all’insegna della sostenibilità – ha spiegato Mammì -, come testimoniano il bando sulle misure agroambientali già approvato e quello sul taglio delle emissioni di gas serra degli allevamenti in procinto di essere adottato. Una strategia che al tempo stesso mette tra le sue priorità il sostegno all’innovazione e ai giovani imprenditori agricoli, sui quali stiamo puntando moltissimo”.
Gli obiettivi dei bandi sono offrire sostegno ai giovani imprenditori, investire sul biologico, tutelare l’ambiente e la biodiversità, tagliare le emissioni di gas serra degli allevamenti per contrastare i cambiamenti climatici, promuovere progetti di innovazione in campo agroindustriale e difendere il patrimonio forestale.
L’Emilia-Romagna è al quinto posto a livello nazionale per numero complessivo di operatori bio – 6.840 a fine 2020 – e sul gradino più alto del podio per numero di aziende di trasformazione/preparazione, oltre 1.280.
La Regione accelera sulla svolta green in agricoltura e mette a disposizione delle imprese un cospicuo pacchetto di risorse, che vale complessivamente oltre 67 milioni di euro, per accompagnare la riconversione del settore verso un modello imperniato su qualità e salubrità delle produzioni e sostenibilità ambientale.
I fondi verranno così ripartiti: giovani (30,3 milioni di euro), sviluppo del biologico (14,5), lotta ai gas serra (10,1), innovazione (4,5), forestazione (4,3) e, infine, tutela biodiversità (3,5 milioni di euro).