
Non si ferma il lavoro di Agea a favore dell’agricoltura italiana, con l’immissione di liquidità nel settore primario, pilastro insostituibile dell’economia nazionale. Tra la fine di agosto e gli inizi di settembre l’Agenzia ha erogato 46 milioni di euro destinati allo sviluppo rurale e vitivinicolo, all’innovazione e alla sostenibilità. Attraverso queste misure si vuole contribuire non solo a garantire la sopravvivenza e la crescita delle imprese agricole, ma anche a proiettarle verso un futuro più sostenibile, tecnologicamente avanzato e competitivo a livello globale.
La prima iniezione di liquidità è arrivata il 26 agosto con quasi 4 milioni di euro a valere sull’aiuto Pnrr Questo finanziamento, destinato a 81 beneficiari, rientra nell’Investimento 2.3 – Innovazione e meccanizzazione nel settore agricolo e alimentare. I fondi Pnrr sono stati distribuiti tra le regioni di Abruzzo (385.787,51 euro), Campania (1.166.193,45 euro), Puglia (2.061.696,77 euro) e Sicilia (383.527,35 euro), concentrandosi sull’ammodernamento dei frantoi oleari e sulla meccanizzazione agricola.
La seconda invece è partita l’8settembre 2025 con l’erogazione di ben 42.318.853,17 euro, proseguendo a ritmi serrati la sistematizzazione delle procedure amministrative di sostegno. La dotazione è stata ripartita in diverse aree cruciali. Destinati 2.919.058,61 euro per la campagna 2023 Sviluppo rurale Sigc programmazione 2023-2027, con 525 domande di pagamento soddisfatte. La parte più cospicua, 33.579.551,30 euro, ha interessato tutte le campagne annuali delle misure di trascinamento Psr 2007-2013 e Psr 2014-2020, coinvolgendo 704 beneficiari in diverse regioni italiane, tra cui Abruzzo, Basilicata, Campania, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Molise, Puglia, Sicilia, Umbria e Valle d’Aosta. Un importo di 5.820.243,26 euro è stato dedicato alla ristrutturazione e riconversione dei vigneti per la campagna 2024-2025.
Questi pagamenti rappresentano un aiuto importante per gli agricoltori per poter affrontare le sfide attuali e per investire nel futuro delle loro attività. L’obiettivo di questi interventi è ambizioso: trasformare l’agricoltura italiana in una vera e propria “Agricoltura 4.0”, promuovendo modalità di produzione innovative che comportino un minore uso di pesticidi, l’impiego di mezzi meno inquinanti e una forte digitalizzazione grazie a nuove tecnologie. L’ammodernamento dei sistemi di lavorazione, stoccaggio e confezionamento, in particolare per prodotti d’eccellenza come l’olio d’oliva, mira a migliorare la sostenibilità della produzione, ridurre o eliminare i rifiuti e favorire il riutilizzo degli scarti di lavorazione per la creazione di energia. Si tratta di un’ottica chiara di economia circolare, che punta a ridurre la pressione sull’ambiente, ottimizzare la disponibilità di materie prime e dare un impulso significativo all’innovazione e alla crescita economica del settore.
UNSIC – Unione Nazionale Sindacale Imprenditori e Coltivatori
