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Mipaaf: male vino e olio italiani a causa dei blocchi commerciali

Aumentano i volumi di stoccaggio per i vini e gli oli, in forte crescita le giacenze in tutta Italia. Sono 35,8 milioni gli ettolitri di vino in deposito negli stabilimenti enologici italiani, in calo dell’1,2 per cento in una sola settimana, e del 3 per cento rispetto al 30 settembre di un anno fa. In riduzione invece dell’1,3 per cento i depositi di olio di oliva rispetto al 23 settembre scorso, mentre risultano superiori del 47,6  per cento rispetto allo stesso periodo di un anno fa.

Sono disponibili on line sul sito del Mipaaf i report delle giacenze nazionali di vino ed olio, “Cantina Italia” e “Frantoio Italia”, redatti dall’Icqrf, l’Ispettorato centrale repressioni frodi del Ministero delle Politiche Agricole, a cadenza settimanale da quando è scoppiata l’emergenza Covid-19 in Italia, proprio per monitorare la quantità di stoccaggio di vino e olio presenti sul territorio nazionale ed evitare così fenomeni speculativi e pratiche sleali, ancor più in questo specifico periodo dell’anno in cui la vendemmia in tutto il territorio italiano sta volgendo al termine e sta per iniziare la raccolta delle olive.

Andando nel dettaglio, per quanto riguarda il vino, rispetto a un anno fa è stata osservata una riduzione del 3 per cento per i vini, ed un incremento dei mosti (+32,2 per cento) e dei vini nuovi ancora in fermentazione (Vnaif) che si attestano al +110,2 per cento. Circa il 58 per cento del vino in Italia è detenuto nelle cantine delle regioni del Nord: nel solo Veneto è presente circa un quarto del vino nazionale, grazie soprattutto al significativo contributo delle giacenze delle province di Verona e Treviso. Il 53,7 per cento del vino detenuto è Dop, con una prevalenza del rosso (59,8 per cento). Il 25,9 per cento del vino è Igp, anche in questo caso con prevalenza del rosso.

Lo stock di olio detenuto in Italia al 30 settembre ammonta a invece a 260.168 tonnellate, di cui il 71,1 per cento è rappresentato da Olio Extra Vergine di Oliva (Evo). Nell’ambito dell’olio evo, il 51,57 per cento (95.139 t) è di origine italiana e il 40,2 per cento è di origine Ue. Marginali gli stock di olio extra UE e di oli blend. Malgrado una flessione del 1,3 per cento in una sola settimana, le giacenze di olio continuano ad essere molto alte.
Da segnalare la giacenza di olio extra vergine di oliva e di olio vergine di oliva da agricoltura biologica che risulta pari a 28.220 tonnellate, quasi esclusivamente evo, e costituisce il 15,2 per cento dell’evo complessivamente conservato in Italia. A livello regionale, la Puglia, la Toscana e Umbria hanno in giacenza il 59 per cento dell’intero stock di olio presente in Itali.

Il Mipaaf è l’unico ente al mondo a fornire ogni settimana il report delle giacenze di vino ed olio sul territorio nazionale. Considerando che il vino e l’olio sono stati due dei settori maggiormente coinvolti dal blocco dei canali commerciali causati dall’emergenza sanitaria, un servizio del genere, settimanale, immediato, e di facile consultazione, si sta dimostrando uno strumento fondamentale per i produttori e gli operatori di settore, che sono sempre in grado di monitorare l’andamento del mercato ed evitare così sovrapposizioni di giacenze e vigilare sulla qualità e l’eccellenza del prodotto italiano.

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