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Oro bianco: a Roncofreddo la festa dei formaggi dell’Emilia-Romagna

Domenica 19 ottobre 2025 le colline romagnole celebrano l’eccellenza casearia regionale con la prima edizione di “Oro bianco – Formaggi e latticini dell’Emilia-Romagna“, evento inaugurale dell’Areale gastronomico “I Rubiconi”. La manifestazione, presentata ufficialmente presso il Comune di Roncofreddo, segna l’inizio di un progetto ambizioso che mette in rete agricoltori, vignaioli, trasformatori, ristoratori e istituzioni locali per valorizzare l’identità agroalimentare del territorio.

L’iniziativa nasce dalla collaborazione tra quattro associazioni emiliano-romagnole di riferimento nel settore gastronomico: Il lavoro dei contadini, Tempi di recupero aps, Comitato regionale Slow Food e Cheftochef Emiliaromagnacuochi, quest’ultima responsabile dell’organizzazione. Il progetto si sviluppa in parallelo con “Le Faentine”, puntando a trasformare le terre a monte della via Emilia in motore di sviluppo per l’intera regione.

“Il Comune di Roncofreddo partecipa con convinzione all’evento per promuovere un territorio che ne ha tanto bisogno, mettendo al centro le eccellenze dei prodotti romagnoli e la sua gastronomia”, dichiara la sindaca Sara Bartolini.

La giornata si aprirà con il tradizionale taglio a ruota della forma offerta dal Consorzio del Parmigiano-Reggiano. Protagonisti assoluti saranno i formaggi naturali e a latte crudo di 22 caseifici regionali, tra cui diversi Presìdi Slow Food come la Vacca bianca Modenese, il Raviggiolo e i formaggi dei Prati stabili.

Tra i caseifici partecipanti: Amamaja Società Agricola, Antiche Fosse Rossini, Caseificio Rosola, Cooperativa Casearia San Lorenzo BIO, Il Satiro di San Leo, La Casera Marisa Liguerri e molti altri produttori artigianali del territorio.

Gli chef Emilio Barbieri (Strada facendo di Modena), Davide Grumbianin (Benso di Forlì) e Giorgio Clementi (Osteria dei Frati) proporranno creazioni gastronomiche che uniscono l’oro bianco al pesce dell’Adriatico, in collaborazione con Ecopesce di Cesenatico.

Per l’intero weekend, sei ristoranti locali inseriranno nei loro menù piatti esclusivi dedicati ai formaggi e due punti di degustazione proporranno vini a calice di cantine selezionate nell’ambito del movimento Slow Wine.

Il programma include laboratori sensoriali, degustazioni guidate, incontri sulla salute e la storia dei formaggi naturali, progetti sulle scuole dei pastori e il recupero della lana. Debutta inoltre l’archivio regionale dei casari e allevatori, curato dal fotografo Marco Della Pasqua.

“Per la prima volta associazioni, enti locali ed esperti del settore caseario propongono una selezione di caseifici per accorciare la filiera dei prodotti buoni, puliti, giusti”, sottolinea Ermanno Spina del Comitato Regionale Slow Food Emilia-Romagna.

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