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Ortofrutta: lotta allo spreco alimentare in Commissione Agricoltura

Contrastare lo spreco alimentare di ortofrutta attraverso meccanismi incentivanti e promuovere l’acquisto di prodotti agricoli integri ma non di “prima scelta”. Sono alcune delle proposte avanzate dall’on. Susanna Cenni (PD) e dall’on. Monica Ciaburro (FdI), contenute nelle risoluzioni presentate alla Commissione Agricoltura della camera dei Deputati.  

Oltre a far bene all’ambiente, il contenimento dello spreco alimentare porterebbe vantaggi economici non di poco conto, visto che ad oggi, considerando “l’intera supply-chain, costa l’1 per cento del prodotto interno lordo nazionale, con una stima numerica attorno ai 15 miliardi di euro”.

 Le due rappresentanti della Camera, sono partite da premesse diverse ma egualmente importanti, quali la proclamazione del 2021 come “Anno internazionale della frutta e della verdura da parte delle Nazioni Unite ai fini di promuovere un consumo più consapevole dei prodotti ortofrutticoli e un report di Organic F&V Monitor che ha riportato che l’Italia è il Paese europeo con la più elevata propensione al consumo di frutta e verdura” e la riflessione sulla strategia “Farm to Fork (F2F) per rendere i sistemi alimentari europei più sostenibili, tuttavia ad oggi, a dispetto delle apparenti buone intenzioni, l’estetica e l’apparenza dei prodotti freschi, in particolare per la frutta, sono ancora gli unici criteri con cui viene commercializzato un prodotto”.

Così con la risoluzione presentata dall’on. Ciaburro si chiede, tra le varie richieste avanzate, l’impegno del Governo:

– a promuovere lo sviluppo di una filiera di frutta e verdura 100 per cento Made in Italy, dal seme al prodotto finale, in modo da garantire la sovranità alimentare nazionale;

– ad adottare iniziative, anche di concerto con le Regioni per lo sviluppo di polizze assicurative maggiormente rispondenti ai bisogni ed alle necessità del comparto, anche alla luce delle recenti criticità climatiche in termini di gelate e siccità;

– ad adottare iniziative per elaborare, anche di concerto con le associazioni di rappresentanza del settore, misure di contrasto allo spreco alimentare basate su meccanismi ad incentivo;

– ad adottare iniziative per prevedere misure a tutela e sostegno della nascita di nuove filiere produttive ortofrutticole sul territorio nazionale.

Diverso quanto domandato al Governo dall’on. Cenni nella sua risoluzione:

– ad attivarsi concretamente adottando iniziative in sede europea affinché, nel pieno rispetto della qualità e di una corretta commercializzazione della frutta e della verdura, ma coerentemente con gli indirizzi comunitari della citata strategia Farm to Fork, vengano modificate alcune caratteristiche standard dei prodotti di frutta e verdura, con particolare riferimento a quelli provenienti da agricoltura biologica;

– ad adottare iniziative per incentivare le iniziative commerciali promosse dalla filiera, finalizzate alla vendita dei prodotti integri ma le cui caratteristiche standard non appartengano alla cosiddetta «prima scelta»;

– a realizzare campagne di informazione per promuovere modelli di consumo sostenibili, per contrastare lo spreco alimentare, finalizzate all’acquisto di prodotti agricoli integri ma non di “prima scelta”.

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