
Ha preso ufficialmente il via l’ottava edizione della Banca nazionale delle terre agricole (Bta), l’iniziativa promossa da Ismea in collaborazione con il ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste.
L’obiettivo è ridare valore al patrimonio fondiario pubblico e favorire il ricambio generazionale nel settore agricolo, mettendo a disposizione oltre 14mila ettari di terreni distribuiti su tutto il territorio nazionale. Banca nazionale delle terre agricole rappresenta un’importante opportunità per chi desidera investire in agricoltura o avviare una nuova impresa, grazie a procedure più snelle e a condizioni agevolate riservate ai giovani.
Tra le regioni con la maggiore disponibilità figurano Sicilia (5.635 ettari), Sardegna (1.307 ettari), Calabria (1.277 ettari) e Toscana (1.572 ettari). Le superfici comprendono terreni destinati a coltivazioni diverse, dalla cerealicoltura ai frutteti, dalle aree vitivinicole ai pascoli.
L’iniziativa punta anche a recuperare aree agricole abbandonate o sottoutilizzate, contribuendo così alla valorizzazione del paesaggio rurale e alla sostenibilità economica delle aree interne.
Una delle principali novità di questa edizione riguarda l’accelerazione delle tempistiche. Le manifestazioni di interesse devono essere inviate entro 30 giorni (prima erano 90); anche il termine per presentare le offerte economiche è ridotto a 30 giorni (in precedenza 45).
Inoltre, per favorire l’ingresso delle nuove generazioni, i giovani under 41 possono accedere al pagamento rateale del prezzo di vendita senza l’obbligo di iscrizione al regime previdenziale agricolo come coltivatori diretti o Iap. Un passo in avanti che amplia la platea dei potenziali beneficiari e rafforza il sostegno alle startup agricole.
Le manifestazioni di interesse dovranno pervenire entro il 19 novembre 2025, esclusivamente attraverso il portale dedicato.
UNSIC – Unione Nazionale Sindacale Imprenditori e Coltivatori
